ORA, in questo Momento, il Tema della Paura non deve essere Sottovalutato ma neppure Enfatizzato, poiché più parliamo di Paura e più abbiamo Paura.
È sufficiente quindi parlare della Paura finché non abbiamo Ben Capito di che Cosa si tratta, dopodiché riusciamo da Soli ad Esorcizzarla.
La Paura attiene all’Essere Umano in Modo Primordiale: è insito nella Natura Umana aver Paura di Cose Concrete, di Situazioni che ci segnalano Pericolo e che quindi ci spingono ad evitarlo.
Stiamo all’Erta proprio perché la Paura ci segnala il Pericolo.
Quella che invece si sta diffondendo sempre di più sulla Terra in Questo Momento è una Paura che l’Essere Umano ha incamerato pian piano, soprattutto perché Indotta dall’Esterno, dal Tipo di Società e di Informazioni che vengono diffuse fino a saturarci.
Fare il Pieno di Paura porta innanzitutto ad Ammalarsi, a non godere della Vita, a Non riuscire ad essere logici, razionali, poiché la Paura invade Tutto ciò che facciamo.
In Altri Termini la Paura è come un Inchiostro che, messo su Qualcosa di Pulito (come dovrebbe essere la Nostra Energia), lo sporca.
“Sporcare” è proprio il Termine Esatto: quando siamo assaliti dalla Paura, le Nostre Cellule, le Nostre Vibrazioni si opacizzano, si sporcano e non permettono più alla Luce di manifestarsi, di espandersi Attorno a Noi.
Riflettiamo su questa Semplice Considerazione: quanta Paura esiste nel Regno Animale e Vegetale?
Poca, pochissima.
Perché allora l’Essere Umano – che dovrebbe essere in Cima alla Scala Evolutiva – in Questo Tipo di Società si lascia assalire dalla Paura?
Perché ha rinunciato al Proprio Istinto, ha rinunciato ad ascoltarsi Dentro e vive continuamente con la Parte Mentale Attiva, lasciandosi dominare da Questa Parte che distorce la Sua Visione della Vita.
Se non partiamo dall’Origine, se non riusciamo a capire di essere Cellule di un Corpo Perfetto cui spetta la Gestione delle Cellule (e quindi di Noi e della Nostra Vita), ci sentiremo Soli, Isolati, non avremo Amore per Noi Stessi e perciò diverremo Facile Preda della Paura.
Ma dove ci porta la Paura? Quali Scelte ci induce a fare?
Ognuno di Voi pensi a Tutto ciò cui ha rinunciato per Paura e tragga da Solo le Conclusioni.
Cerchiamo allora di bandire da Noi Stessi la Paura, accettandola quando si manifesta ma Non dandole Troppa Importanza.
“Ti accetto perché forse mi stai suggerendo Qualcosa, ma ti tramuto in Prudenza: non ho Paura, ma sono Prudente”.
In quella Data Situazione dunque non mi butto a Capofitto, ma con Prudenza la esploro, la faccio Mia senza rifiutarla a Causa della Paura.
Anche se non voglio pensare al Futuro perché pensandoci mi assale la Paura, devo essere logico, razionale, concreto e sapere che il Futuro non è nelle Mie Mani.
Rischierei di aver Paura di Qualcosa che forse Non si verificherà Mai, e al Contempo vivendo con la Paura (quindi sintonizzato sulla Parte Negativa dell’Energia) mi troverei ad attirare Tutto ciò che è su quella Scia; così facendo la Mia Vita non fluirebbe serena, libera, armoniosa, ma vivrei un Susseguirsi di Situazioni dominate dalla Paura, attirandole a Me per fare Esperienza proprio della Paura.
Ciò naturalmente stimola la Forza Primordiale che è in Me, la Forza di Sopravvivenza che comunque mi spinge ad avanzare.
Dovrò quindi constatare che, malgrado la Paura per quell’Evento o per quella Situazione, alla fine riuscirò comunque a gestirla, ma quanta Fatica avrò sprecato! Quanta Ansia avrò emesso! Quante Giornate mi sarò rovinato per Paura!
Riflettiamo con Serenità su questo e cerchiamo di Accogliere in Noi la Paura non considerandola come Nemica, ma come una Vibrazione che ci segnala di dover fare uno Sforzo per capirci, accettarci al Meglio e volerci Bene.
È quindi una Vibrazione che ci segnala una Disarmonia e così facendo ci costringe a “tirar fuori” la Nostra Parte Energetica Positiva, quella Parte Forte – Divina – che ci può condurre all’Armonia.
Accettiamo la Paura chiamandola con NomiD, come ad es. Prudenza o Tempismo.
Quando però la Paura ci prende alla Gola, quando ci fa Vivere Stati d’Ansia fuori dal Normale, facciamoci piccolissimi e visualizziamoci sotto un Getto d’Acqua che lava Via la Paura.
Cerchiamo di percepire la Paura come Assurda, perché il più delle Volte è relativa ad Eventi che non ci sono, che non sono reali e che noi ipotizziamo soltanto.
Dobbiamo cercare di arrivare ad Affrontare l’Evento senza Paura, perché cosi – senza fare Troppo Sforzo – troveremo in Noi le Risorse per gestire al Meglio la Situazione.
Viceversa, con la Paura dobbiamo farci Strada confrontandoci con Essa, cercando di “spostarla”, di neutralizzarla prima di poter arrivare alla Soluzione.
Ricordiamoci però che la Soluzione è sempre Insita nell’Evento Stesso.
Cerchiamo perciò di Non avere Paura di Eventi Futuri che ancora non sono accanto a Noi.
Acquisiamo la Certezza che qualunque Evento ci capiti sarà per Noi gestibile perché, in quanto Parte del Divino, noi sappiamo gestire Qualunque Cosa la Vita ci metta Davanti, dal Momento che è la Vita Stessa a volerlo: quella Vita che ci accompagna, che ci ama e che non ha Nessun Interesse a deprimerci o a farci del Male.