Stare Bene con Se Stessi è un Punto di Arrivo, però bisogna partire da una Domanda: “Chi sono Io?”
Nel Momento stesso in cui mi rispondo: “Sono una Parte dell’Universo, sono una Cellula di un Corpo Meraviglioso, sono un Granellino di Sabbia, non sono qui per “Caso”, il più è fatto.
Poiché Io non starò Bene con Me Stesso aderendo alla Società o ottenendo l’Approvazione degli Altri, ma quando – assecondando la Mia Natura, il Mio Essere che parla attraverso il Mio Istinto – saprò intimamente di aver fatto ciò che era giusto fare e sentirò in Me tangibile l’Armonia.
Che cosa può disturbare quest’Armonia? Sempre l’Occhio della Società, sempre l’Occhio dell’Altro, sempre le Aspettative che non ho realizzato e le conseguenti Delusioni dopo le Mie Aspettative fallite.
Tutto ciò tende a destabilizzarmi e a non farmi Stare Bene con Me Stesso.
Star Bene con Se Stessi è uno Stato di Grazia che deve essere sempre perseguito in quanto abbiamo gli Strumenti per Stare Bene.
Quando cerchiamo questi Strumenti dobbiamo essere consapevoli di non poterli trovare nella Nostra Mente o in una Tecnica Esterna “momentanea”: dobbiamo cercarli volendo aderire a Noi Stessi con la Consapevolezza di essere una Parte del Tutto.
Può sembrare un Discorso che ruota su Se Stesso, e in un Certo Senso lo è, perché se mi identifico nella Personalità, se ho delle Esigenze Sociali, delle Aspettative che devono essere soddisfatte, il Raggiungimento dello Star Bene con Me Stesso passerà attraverso delle Modalità sempre suscettibili di Alti e Bassi, in quanto dipenderò sempre dagli Altri, dai Risultati che riesco a raggiungere e dall’Impatto che ho sull’Altro, da come mi guarda l’Altro, da come mi giudica: sarò soddisfatto di Me quando avrò l’Approvazione e insoddisfatto quando non l’avrò.
Se invece mi pongo come un Essere Energetico che fa tanti “Esperimenti”, senza Altro Scopo nella Mia vita che quello di arrivare a capirmi, allora sarò pago, soddisfatto quando avrò trovato delle Risposte prive di Aspettative oltre quella di vivere in Armonia.
Quest’Armonia sarà tangibile nel Momento in cui toglierò dalla Mia Vita tutto ciò che è Esterno.
L’Esteriorità può rappresentare uno Stimolo a riflettere ma non deve essere condizionante.
Se un’Altra Persona mi vede diversamente da come mi vedo Io non ha automaticamente Ragione, ma semplicemente mi incita a riflettere; se dopo la Riflessione torno all’Idea che avevo di Me Stesso e che è diversa da quella della Persona, devo continuare ad essere Me Stesso serenamente.
Quindi lo stare Bene con Noi Stessi va Oltre l’Accettazione degli Altri, Oltre l’Approvazione della Società e anche Oltre i Risultati che raggiungiamo con le Nostre Azioni: posso avere un Risultato assolutamente deludente in Campo Pratico, ma nel Mio Agire, nello svolgere quell’Evento ho profuso talmente tanta Conoscenza di Me Stesso, tanta Intenzionalità giusta, positiva, che alla Fine sono più che soddisfatto del Risultato Energetico, anche quando il Risultato Pratico dovesse essere deludente.
A Questo Punto starò comunque Bene, pure se agli Occhi degli Altri potrò sembrare un Fallito, un Voltagabbana o una Persona non affidabile.
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