Pensare che il Perdono sia difficile da attuare vuol dire non aver capito che cosa è il Perdono.
Io dico Per-Dono nel senso di Per Donare.
Voi intendete Perdono come una Magnificenza, come una Cosa grandiosa che fate. Voi che siete feriti, voi che siete umiliati, voi che avete subito… perdonate.
Ma che Cosa perdonate?
Dal Momento che quel Gesto non l’avete fatto voi, non c’è niente da perdonare: è chi fa un Gesto non giusto che rimane depositario di quel Gesto.
Voi pensate: “l’ha fatto contro di me”. NO: l’ha fatto contro se stesso, perché è a lui che rimane la Vibrazione dell’Errore commesso, non a voi. In voi viene soltanto scalfita la Personalità, viene frantumato l’Io, il vostro Orgoglio, l’Immagine che avete di voi stessi, la Lesa Maestà, ma tutto questo non fa parte dell’Energia.
Tutto questo è per la Mente, è il Trastullo della Mente.
Per cui quando diventa difficile perdonare è perché non si ragiona in Termini energetici, ma nei Termini della Mente.
La Cosa più saggia, la cosa più giusta in questo Momento in cui urge trovare l’Armonia energetica, è proprio questa: l’Urgenza di donarvi quest’Armonia e quindi di fare sempre e comunque un Salto di qualità.
Dalla Banalità al grosso Evento si deve ragionare in Termini energetici e non in Termini di Personalità.
Il Perdono può diventare difficile e per certi Versi può sembrare assurdo quando il Torto subito è enorme, e soprattutto quando il Torto non riguarda se stessi ma i propri Cari.
Viene citato ora il Caso si chi ha subito Dolore attraverso i Figli: chi ha avuto i Figli uccisi, seviziati, rapiti. Come si fa in questi Casi a perdonare?
È sempre la stessa Cosa, il Meccanismo non cambia, dal Microcosmo al Macrocosmo il Meccanismo è sempre lo stesso, non c’è Diversità nel Dolore.
Noi parliamo di Intenzionalità: se chi ha provocato il Dolore lo ha fatto con Intenzioni malvagie, queste non possono essere assorbite da chi ha ricevuto il Torto, ma devono rimanere Patrimonio di chi le ha emesse.
Con questa Consapevolezza si capisce che se Dio ha permesso comunque che questa Malvagità toccasse a noi, toccasse i nostri Cari, è perché noi, attraverso questa Malvagità, questo subire, abbiamo l’Opportunità di capire.
Non c’è Differenza fra un Torto piccolo ed uno grande: Dio non permette grandi Torti a chi non è in Condizioni di capirli e di superarli. Dio permette Torti piccoli o grandi a seconda delle Capacità dell’Energia di gestirli, ma il Meccanismo è sempre lo stesso: non si può pensare che la Piccolezza sia meno grave della Cosa grande. Dipende sempre dall’Intenzione con cui viene fatta.
Ripeto che l’Intenzione è di chi la emette, non di chi la subisce.
Quindi il Meccanismo può essere semplicemente uno: chiudersi nel Dolore (perché di Dolore si tratta), capire (o almeno cercare di capire) perché la Vita ci ha riservato questo Dolore e trarre l’Insegnamento che quel Dolore ci vuol dare, escludendo chi ha fatto sì che questo Dolore entrasse nella nostra Vita. Perché comunque se questo Dolore è entrato nella nostra Vita, noi abbiamo aperto la Porta a questo Dolore, quindi un perché ci deve essere.
Noi ci attiriamo sempre e solo quello che ci serve: questo è un Principio-base dell’Energia.
Quando abbiamo capito quello che ci compete, ciò che questo Dolore muove dentro di noi, ciò che ci porta, il Resto deve essere escluso perché è soltanto una Perdita di Tempo.
Non dobbiamo neppure pensare: “Perdono o non Perdono?”
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