Per ampliare il Discorso sul Perdono arriviamo al perdonarsi.
Come si fa a perdonarsi?
Come si fa Per-Donarsi quest’Armonia?
Dobbiamo capire con che Intenzione noi abbiamo compiuto quel Gesto, quell’Azione e – credetemi – 90 volte su 100 ne usciamo indenni.
Se voi ragionate su come si sono svolti i Fatti, il Contesto che li ha provocati, le Situazioni che hanno contribuito al vostro Agire, vi perdonate già, perché capite che davanti a quella Situazione avete agito così perché in quel Momento eravate predisposti in quel Modo e non potevate che fare così.
Diverso è il Discorso quando c’è l’Intenzionalità di fare del Male, perché voi siete partiti proprio per fare del Male, per colpire, e qui c’è il Dolo, qui bisogna sanare, capire che si è sbagliato, capire che non sono state le Circostanze esterne a condurci ad uno Sgarbo, ad una Situazione non giusta, ma è stata la Volontà di fare del Male ad animarci.
A questo Punto che cosa si fa?
Si fa il Proponimento di non caderci più, si è grati a noi stessi per aver capito; in quel Momento ci amiamo, perché abbiamo fatto Qualcosa che ci ha danneggiato ma con Umiltà profonda abbiamo capito e promettiamo di non rifarlo più. Quindi automaticamente c’è il Per-Dono, perché noi ci-doniamo quest’Umiltà, ci-doniamo quest’Armonia.
Se poi la Vita vuole che questo nostro Proponimento venga reso concreto, ci mette davanti la stessa Situazione o la stessa Persona, e allora noi dobbiamo concretamente attuare il giusto Proponimento.
Altrimenti è sufficiente l’Intensità del capire: ho capito di aver sbagliato in quanto non dovevo emettere un’Intenzione negativa.
Però ripeto ancora che questi sono Casi rari, perché sono poche le Persone che fanno del Male intenzionalmente.
Si fa del Male perché si ragiona in un Modo distorto, ma allora bisogna chiedersi: “sono colpevole per aver fatto del Male se in quel Momento il mio Ragionamento era sulla Frequenza della Terra, quindi era contaminato dalla Società, dall’Educazione, da quello che mi veniva imposto dal Contesto intorno a me?”
Non sono colpevole, perché in quel Momento non potevo che fare così; sarei colpevole se rifacessi la stessa Cosa ORA, ORA che non sono più influenzato dalla Società, dalla Religiosità, dal Modo di fare terreno, ma ho capito con una diversa Consapevolezza che devo agire sulla Base di altri Principi, con altri Parametri.
ORA sarei colpevole, ma ALLORA non lo ero e la prima Cosa che deve scattare è l’Amore per me stesso.