Se abbiamo l’Attitudine alla Riflessione possiamo riflettere attraverso Molte Cose: Ogni Cosa può rappresentare uno Spunto Giusto per entrare in Noi Stessi, per capirci Meglio, per Volerci Bene. Riflettere anche attraverso Favole, Racconti, Libri, Eventi Altrui è un Modo Costruttivo per arrivare a Noi Stessi. Noi siamo Unici, UNICI: abbiamo delle Specificità che ci accompagnano e sono Nostre e soltanto Nostre. Questa Unicità ha una Vibrazione, un Livello di Frequenza, ma quando ci percepiamo come Energia capiamo anche di non Essere soltanto quest’Unicità e Questo Livello di Energia: capiamo che l’Energia Divina Universale ci attraversa come attraversa Tutti gli Altri. Allora siamo Unici e allo Stesso Tempo siamo il Tutto. Ad una Frequenza facciamo Parte del Tutto e ad un’Altra Frequenza siamo nella Nostra Specificità, che però appartiene al Tutto con una Sua Propria Frequenza. Per armonizzare Noi Stessi, per Vivere Bene con Noi, per far sì che il Nostro Vivere non sia Inutile, che non sia un Percorso solo e semplicemente stancante, ma sia un Percorso Costruttivo al Servizio dell’Evoluzione, noi dobbiamo armonizzare la Frequenza del Tutto con la Nostra Specificità. Come possiamo fare? Essendo Noi Stessi fino in Fondo con Semplicità. Dobbiamo riuscire a percepirci, e di conseguenza a capirci, in Modo Semplice. Dobbiamo ragionare in Modo Primario. Dobbiamo essere capaci di una Grande Semplicità e Verità verso di Noi. Agli Altri possiamo far credere ciò che vogliamo: celare Noi Stessi oppure anche dare un’Immagine di Noi Diversa da ciò che Siamo, ma con Noi Stessi dobbiamo essere assolutamente Veri, non dobbiamo mentirci. Solo con la Conoscenza Profonda delle Nostre Specificità riusciamo ad armonizzarci con il Divino che è in Noi, con la Vibrazione del Tutto che ci permea e che permea Tutto. La Specificità non è Qualcosa da superare: non dobbiamo omologarci ma mantenere la Nostra Specificità. Mantenerla però non significa difendere ad Oltranza Cose che ci fanno Star Male, Lati del Nostro essere spinosi, contorti, assurdi che ci portano all’Infelicità. Dobbiamo difendere la Nostra Specificità per costruire un’Armonia Dentro di Noi. Non saremo mai come gli Altri: ognuno di Noi ha le Proprie Caratteristiche, ma queste non devono allontanarci dagli Altri, metterci in un Angolo tesi solo a difendere Queste Caratteristiche pure se Queste non sono vissute in Armonia con il Divino. Conoscere Noi Stessi vuol dire tener Conto di Questo Principio di Base: la Conoscenza deve portarci ad agire in Modo tale che la Nostra Unità con il Divino sia tangibile, concreta, percepibile. Noi sentiamo di Essere in Armonia con il Divino quando la Nostra Vita scorre, le Situazioni non si fermano ma si concatenano le Une alle Altre, le Soluzioni arrivano nel Momento stesso in cui si presenta il Problema; sentiamo, quando abbiamo Questa Armonia, che in Noi c’è una Grande Forza e determinazione, c’è Pace e, se un Dubbio ci attraversa, è solo per farci riflettere e non per tormentarci. Abbandoniamoci alla Conoscenza di Noi Stessi con Impegno e Consapevolezza, ma anche con Semplicità. I Contorcimenti Mentali non portano da Nessuna Parte, anzi ne chiamano Altri, Altri e poi ancora Altri, e noi, sempre più confusi e smarriti, perdiamo la Sicurezza e la Stima in Noi Stessi. Torniamo alla Semplicità, torniamo Bambini, cerchiamo di vivere con la Certezza che la Vita ci ama, che la Vita non vuole complicarci la Vita perché sarebbe un Controsenso Assurdo; convinciamoci che la Vita non è Qualcosa di lontano, di slegato da noi: la Vita Siamo Noi. Lasciamo fluire i Nostri Pensieri, lasciamoli leggeri, nutriamoci di Cose Leggere che non sono superficiali ma neppure pesanti. Le Cose Leggere possono essere profondissime nel loro Significato, nel Loro Insegnamento, senza darci Angoscia, senza costringere la Mente a pensare continuamente.
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