“Mi ha mentito”: che Brutta Affermazione!
L’Espressione Giusta dovrebbe invece essere: “Ha mentito”.
Ha mentito a Se Stesso.
Bisogna scindere l’Intenzione dall’Azione.
L’Intenzione con cui una Persona mente è chiaramente Personale e deve rimanere tale: non si può imputare ad un Altro un’Intenzione Negativa quando non ne conosciamo l’Origine.
Nel Momento in cui l’Intenzione diviene Azione, è chiaro il Coinvolgimento con un’Altra Persona, e qui si apre una Nuova Riflessione: con che Intenzione la Persona Contesta l’Informazione che ha ricevuto e che reputa come Menzogna?
Cerchiamo di analizzare Bene i Due Comportamenti.
La Persona che mente può farlo perché è Cosciente di Mentire oppure in Buona Fede, perché convinta di Ciò che dice anche se Quello che veicola non è né giusto né esatto.
A Questa Persona non si può imputare assolutamente Nulla, perché la Sua Intenzione non era Quella di Mentire, anche se la Menzogna c’è stata nel Senso che ha veicolato Informazioni non giuste.
Se la Persona mente con Intenzione, si deve essere molto cauti nell’interpretare l’Intenzione con cui ha mentito.
La Cautela è consigliata soprattutto a chi si sente offeso perché Destinatario della Menzogna.
La Menzogna è una Mistificazione della Realtà, sempre e comunque, però può trattarsi anche di una Menzogna allegra, simpatica, leggera, che non fa Male a Nessuno, e in tal Caso più che Menzogna possiamo definirla Scherzo.
Invece la Menzogna attuata con Continuità, Intenzionalmente, nel Migliore dei Casi non è Altro che una Difesa di Se Stessi dagli Altri.
Nel Caso Peggiore è voler far vedere Agli altri ciò che non si è.
Si mente quindi sapendo di mentire per dare all’Altro una Visione di Noi non corrispondente al Vero.
Vogliamo in Questo testo volutamente tralasciare la Menzogna tesa a fare del Male, a colpire gli Altri, a far cadere l’Altro in un Tranello.
Parliamo invece della Menzogna più lieve, che comunque è sempre – in chi la attua – la Spia di un Comportamento che dovrebbe essere Messo a Punto.
Se io mento per apparire Ciò che non sono o per difendere Ciò che sono ma non desidero manifestare ad Altri, sono un Essere a Metà, non sono Consapevole di Me fino in fondo, e quindi, nel mistificarmi per dare all’Altro una Falsa Idea di Me, mistifico veramente Me Stesso perché non ho il Coraggio di sostenere il Mio Vero Essere.
La Riflessione da fare è: o non mi conosco abbastanza e quindi Io Stesso ho Confusione su di Me, oppure mi conosco benissimo, ma sapendo di poter dispiacere agli Altri e non intendendo cambiare, mi difendo mentendo.
Questi sono sempre Ragionamenti sul Filo del Rasoio, perché viaggiano su Confini Sottili che chi è investito dal Meccanismo della Menzogna dovrebbe cercare di capire, di analizzare per Strutturare Se Stesso in Modo Lineare. Il Meccanismo del mentire, così come il non conoscersi profondamente, altera tutto il Quadro Energetico, e quindi Tutte le Situazioni che si attirano hanno la Stessa Impronta di Confusione e di Menzogna.
Se io non ho Chiarezza verso di Me, se non sento l’Esigenza di Conoscermi e di Migliorarmi devo mettere in Conto che tutto Ciò che attiro nella Mia Vita non potrà essere chiaro, limpido, ma sarà confuso, contorto, e la Menzogna serpeggerà in Tutte le Situazioni.
La Vibrazione della Menzogna non è molto Corrosiva per l’Energia se viene attuata per difendere Se Stessi, ma è molto fastidiosa e faticosa perché Attira Situazioni sulla Stessa Lunghezza d’Onda Vibrazionale.
Se invece è attuata con l’Intenzione di fare del Male (argomento che qui non tratteremo), diviene oltremodo corrosiva.
Parliamo invece di Chi riceve la Menzogna, di chi si esprime dicendo: “Mi ha mentito”.
L’Esortazione primaria è quella di prendere Atto che chi si ha davanti ha mentito sapendo di mentire a Se Stesso.
Io che ho ricevuto la Menzogna posso capire attraverso la Mia Reazione Qualcosa in più di Me, non dell’Altro.
Se voglio capire l’Altro, se mi soffermo soltanto a voler capire perché ha mentito, spreco Molta Energia e approderò a Conclusioni che saranno Solo Mie.
Potranno mettermi in Contrasto con l’Altro, ma saranno sempre Valutazioni che baserò sulle Mie Intuizioni e Considerazioni Personali, in quanto non potrò mai sapere la Vera Intenzione con cui la Menzogna è stata espressa.
Quando mi sento colpito da Ciò che ricevo devo ragionare su di Me: perché Questa Menzogna mi colpisce così tanto? Perché mi destabilizza? Perché sento una Delusione che prima non avevo?
Queste Domande riferite a Noi Stessi ci aiutano a conoscerci, a valutarci Meglio, spalancano Porte fino a Quel Momento chiuse su Tematiche che volevamo tenere da Parte perché era più Comodo ignorarle oppure perché non era il Momento per affrontarle.
Se iniziamo a ragionare in Questi Termini, senza accusare l’Altro di Menzogna, ma cercando invece di capire Meglio Noi Stessi attraverso il Comportamento dell’Altro, abbiamo fatto un Passo avanti.
Chi mente deve fare un Attento Esame del perché ha mentito, con Quale Intenzione ha mentito, ed essere anche Consapevole che Questo non è un Meccanismo Indolore, Innocuo, che non si può farla franca attraverso la Menzogna perché comunque l’Energia ne rimane Destabilizzata.
Un’Energia Destabilizzata attira Situazioni Destabilizzanti.
Spesso chi mente è poi costretto a continuare nella Menzogna perché si trova invischiato in Situazioni contorte, pesanti, ambigue, che necessitano di Menzogne Continue.
Riflettiamo molto sulla Vibrazione della Menzogna.
Approfondiamola partendo dal Presupposto che dobbiamo essere aderenti a Noi Stessi, che non dobbiamo accusare gli Altri ma riflettere sui Nostri Comportamenti, e così facendo avremo la Lucidità per capire bene Questo Meccanismo e capire Meglio Noi Stessi, evitando Contrasti e Conflitti Inutili che ci inducono solo a rimanere ancorati al Nostro Modo di Essere: o mentire o essere offesi dalla Menzogna – a nostro dire – subita.