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L’ALTRUISMO

Consideriamo come viene inteso da noi l’Altruismo e come dovrebbe essere compreso.
L’Altruismo presuppone che l’Altro sia Altro da Noi, ma la Base dell’Altro, l’Energia, è uguale alla Nostra: può avere frequenze Diverse, vibrazioni Diverse, ma la Sostanza dell’Energia è la stessa. Noi siamo Uno.
Quando noi pensiamo all’Altro, dovremmo pensarlo come una Parte di noi, come una Parte che ci fa da Specchio, che noi attiriamo nella nostra Vita per scoprire, per limare, per aggiustare i Lati della nostra Vita che ci sono Oscuri e, soprattutto, che Non vogliamo affrontare. Per questo Motivo ci attiriamo Qualcuno che ha lo stesso Meccanismo nostro e ci infastidisce.
Quando parliamo di Altruismo, dobbiamo pensare che è una Frequenza, una Vibrazione bellissima, altissima, se Noi riusciamo a mantenerla Alta e non la facciamo “sporcare” dall’Ego. Vi è una Marea di esseri che si sentono Importanti, Buoni, Belli, Sani, Giusti, perché si dedicano agli Altri. Una buonissima Parte di questi, se facesse un Vero Esame di Coscienza, capirebbe che il dedicarsi agli Altri è un Proprio Bisogno, per Sfuggire da Se stessi; questi Individui sono pericolosi, perché vanno verso l’Altro con delle Certezze Proprie, sapendo, secondo Loro, quello che è il Bene dell’Altro, ma Nessuno può saperlo quale è il Bene dell’Altro, soltanto la Vita lo sa. Se non c’è l’Ego, se non c’è l’Io, così accentuato, se non c’è questo Bisogno di Fare per gli Altri, per Sanare quello che Non si è fatto per Noi stessi, tutto diventa Diverso, perché allora Io Non faccio perché Voglio fare, ma Faccio perché la Vita mi spinge a Fare, faccio perché sono Assolutamente Consapevole di essere al Servizio della Vita e la Vita sa qual è il Bene dell’Altro, sa perché sta muovendo Me verso l’Altro e non un’Altra Persona. Tutto questo può sembrare la stessa Cosa: fare con l’Io o fare Senza Io. C’è chi dice: “l’Importante è Fare”, ma quando si fa con l’Io, c’è una Prevaricazione anche nei Confronti della Vita dell’Altro. Infatti io posso Adoperarmi per far star Bene l’Altro, Ma se l’Altro Non arriva a capire Prima perché sta Male, perché è in una Condizione di Disagio, come Io mi volto e lascio la Mano di questa Persona, questa Precipita ancora più in Basso e starà ancora più Male, finché Non capisce Perché sta Male. Se invece uno è convinto di Agire, perché la Vita lo muove ad Agire, non c’è questo Rischio, questo Pericolo, perché Istintivamente si troveranno le Parole giuste, le Modalità giuste e sarà la Vita ad aprire le Soluzioni; Non saranno più cercate da chi vuole trovare la Soluzione, ma sarà la Vita a fornirle e Quelle saranno le Soluzioni migliori, perché la Vita conosce il Percorso della Persona in Difficoltà.
In questo Momento sono Tantissimi quelli che sono in Difficoltà – proprio Tanti – e Non tutti Reagiscono allo stesso Modo: c’è chi Urla, chi fa la Vittima, chi si Appoggia agli Altri, chi si sente Perduto, c’è chi Invece Capisce che nella Difficoltà esiste una Opportunità di cambiare Modo di Essere, di cambiare Modo di Vedere le Cose. Quest’Ultimo, attaccandosi a questa Certezza dell’Opportunità, emette il Meglio di sé e le Cose vanno Avanti, vanno Bene, perché le Combinazioni si creano: Noi diciamo che la Vita può chiudere una Porta e apre un Portone ed è Vero, perché la Vita sa sempre quello che è Meglio per Noi.
Io torno sull’Altruismo, perché proprio nei Momenti di Difficoltà, c’è Bisogno di un Altruismo Vero, Sentito, un Altruismo fatto col Cuore. Se la Vita mi lascia in una Condizione che in questo Momento si può definire di Privilegio, perché Non toccata da tutto quello che Succede Attorno, io mi devo Mettere al Servizio della Vita perché mi usi verso gli Altri. C’è proprio questa Necessità: Non di convincere l’Altro, non di risolvere il Problema dell’Altro, ma di Capire che se c’è un Momento di Difficoltà, la Vita usa chiunque di Noi per Aiutare chi è in Difficoltà. Noi dobbiamo Dare questa Disponibilità e, per farlo, dobbiamo pensare che Veramente siamo Uno; questa Energia è Unica e non sono Tante Energie, ma è Una. Noi siamo veramente Tutti Uno. Nel Momento in cui Io do la Disponibilità alla Vita, perché voglio Fare Qualcosa, Non mi attivo per Fare, ma è la Vita che mi dà l’Opportunità di fare. Mi Attivo lì, sull’Opportunità che la Vita mi ha dato. Non la decido Io. Non decido Io se Aiuto questo o aiuto quello e soprattutto Non decido la Modalità con cui Aiutare. È Importantissimo questo, perché anche la Buona Fede, anche la Voglia di Fare, anche quel Moto del Cuore che va verso Chi è in Sofferenza, se Non è accompagnato da questa Umiltà di chi si sente al Servizio della Vita, rischia di fare dei Danni. Non si può Pretendere che l’Altro superi la Difficoltà come vogliamo Noi. Non possiamo spianare la Strada, se Egli Non ha capito perché è in quella Condizione. La Vita non dà le Difficoltà per umiliarci, per affossarci. Non può; è la Vita; si estinguerebbe. Se ci Mette nelle Difficoltà è perché Noi dobbiamo, attraverso quelle, Capire qualcosa di Noi e trovare le Soluzioni. Soprattutto, quando Non ce la facciamo più, quando siamo Sfiniti, è veramente da sedersi Contro un Muro, Alzare le Braccia e gli Occhi al Cielo e dire: “Sono Qui”. Questo è un Atto di Umiltà, Non è Passività, non è Senso di poca Responsabilità. questa è proprio l’Umiltà di chi dice: “Non capisco perché sono in questa Condizione, ma Non mi oppongo a questa Condizione, perché so che mi sta Insegnando Qualcosa”. Non capisco e chiedo Aiuto alla Vita, Non per Risolvere, ma per Capire. Quello che è Importante in questo Momento in cui c’è già sulla Terra una Massa Critica molto Forte e molto Importante in Grado di far scattare il Nuovo Paradigma, è proprio Questo: dobbiamo Avere la Forza di entrare Dentro di Noi, di sentirci Servitori della Nita e, solo così, noi possiamo alzare la nostra Frequenza. La Massa che fa questa Operazione di Umiltà, che è Consapevole di dipendere dalla Vita e non da Altri, fa scattare il Nuovo Paradigma ed è quello che ci salva ed è quello che ci porta Fuori da Tutte le Manovre che possono essere messe in Atto per farci continuamente Vivere da Schiavi. Tutto il Resto sono Tentativi. Uno si agita, si sente Importante, cerca di fare Qualcosa, ma lo fa col Proprio Io, lo fa con la Rabbia, lo fa per mettere a tacere la Paura: la Frequenza non sale. Noi dobbiamo essere Inviolabili, dobbiamo proprio sapere che Dipendiamo dalla Vita, Non dai Governi o da Chi ci impone Qualcosa. Noi Dipendiamo dalla Vita. È questo l’Importante, perché con questa Aderenza fino in fondo alla Vita, noi facciamo Scattare il Paradigma Nuovo e ce la facciamo, questo è già Sicuro, ce la Facciamo, perché l’Evoluzione Non torna Indietro. Solo che dobbiamo essere Parte Attiva di questo Cambiamento, ma senza l’Io, senza l’Io, perché nel Momento in cui mi Sento Servitore della Vita, io Non ho più Paura di Nulla. Se invece Agisco con l’Io, la mia Paura ci sarà sempre, perché avrò Paura di essere Colpito, di Non essere Capito, di essere Raggirato. Quando invece il Mio Aderire alla Vita è forte, è convinto, Io penso che la Vita voglia il Meglio per Me. Sale quindi la Frequenza, le Nostre Cellule sono Armoniche e Noi vibriamo veramente su di una Frequenza Nuova ed è Questa frequenza che fa scattare il Nuovo Paradigma, che è più Solido di quanto Non possa sembrare. Al Mondo c’è già infatti una Moltitudine di Individui che vibrano alla Frequenza Giusta, che già lo vivono, che Sono di Esempio per gli Altri.
Quello che Voglio rimanga di questo Discorso è proprio Questo: l’Altruismo prima di tutto verso Noi Stessi, Verso Noi Stessi. Vogliamoci Bene, vogliamoci Bene. Questa è la Base di Tutto ed è un Ritornello che Bisogna dire continuamente: Amati e Ama il Prossimo Tuo come Te stesso, Ma se Non ti Ami Non riesci.

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