La Vita è Semplicità, quindi facciamo una Riflessione estremamente semplice.
Si parla molto di Energia: l’Energia Nuova, l’Energia Vecchia, l’Energia che ci permea, l’Energia che fluisce…
Tutti abbiamo accettato di essere Energia, ed anche la Scienza lo ha dimostrato.
Ciò che però non dobbiamo fare è di dare a Quest’Energia delle Regole senza aver ancora capito perfettamente che Cosa sia l’Energia.
Non possiamo vivere alimentando continuamente la Nostra Parte Mentale con delle Domande, con il voler capire.
È arrivato il Momento di passare dal “capire” al “percepire”.
Per fare Questo dobbiamo ascoltarci.
Non tanto Ascoltare gli Altri, quanto Noi Stessi.
Quando ci arrivano i Pensieri, chiediamoci con Semplicità Perché abbiamo Quel Pensiero e Non un Altro. Chiediamolo però con Leggerezza, con Fluidità, senza rendere la Vita troppo pesante.
Più attiviamo la Mente nel voler capire e meno ascoltiamo la Nostra Parte Istintuale, la Nostra “Voce Interiore”.
Tutti Noi abbiamo una Voce Interiore: la Voce del Nostro Istinto, quella che ci suggerisce ciò che è Giusto o Non è Giusto per Noi.
Perché molti dicono di Non sentirla?
Perché il Rumore è più forte di Questa Voce: perché alziamo il Volume Esterno, quello della Personalità, quello del Giudizio degli Altri, di Tutto ciò che ci condiziona, mettendo a tacere Quello che invece sentiamo profondamente Nostro.
Poi ci pentiamo di Non aver ascoltato Quello che sentivamo (“lo sentivo che doveva essere così…”), però questo avviene sempre a posteriori.
Dobbiamo vivere serenamente, con Semplicità.
Cerchiamo veramente di “percepire” la parte SACRA che è dentro di Noi, che è la Voce del Nostro Istinto, della Nostra Energia, della Nostra Parte Superiore, della Parte che custodisce la Nostra Programmazione Interiore.
È Quella la Parte che sempre ci spingerà a realizzare Ciò che è previsto per Noi e che sempre ci frenerà quando, spinti dalla Nostra Personalità, vorremo percorrere Strade che Non sono in Armonia con la Nostra Programmazione.
È qui che nascono Tutti i Dubbi, Tutte le Paure, Tutti i Sensi di Inadeguatezza derivanti dal Fatto che vogliamo, con la Nostra Mente, perseguire Strade che Non ci appartengono.
Logicamente possiamo chiederci perché Non possano essere Nostre visto che sono di Tanti altri: perché, se sono venuto a conoscenza di Questa Strada ed ho voluto percorrerla, Questa Strada non può essere la Mia? Come mai adesso la Vita mi sta frenando ed io avverto un Senso di Paura nel percorrerla?
L’unica risposta è: QUESTA STRADA NON ERA PER ME.
Dunque la abbandono – anche solo momentaneamente – ed osservo che Cosa succede, ricordandomi sempre che la Vita è Amore e come tale mi sorregge, che la Vita vuole che io raggiunga il Risultato previsto nella Mia Programmazione perché soltanto così potrò contribuire all’Evoluzione.
La Vita Non ha alcun Interesse ad ostacolarmi.
Quando gli Ostacoli ci sono e la Paura, il Malessere e l’Inadeguatezza sono dentro di Me, è perché sto percorrendo una Strada che può essere Parallela a Quella che dovrei percorrere, oppure perché sto percorrendo la Strada Giusta con Metodi ed Intenzioni che Non sono idonei per Quel Percorso.
Riflettiamo sulla Semplicità della Vita: Non è possibile che l’Essere Umano sia lasciato allo Sbaraglio.
È la Vita che aiuta, sorregge, determina quanto avviene nel Mondo Minerale, Vegetale, Animale… dunque perché dovrebbe fermarsi dinanzi alla Mente Umana?
Tra la Mente dell’Essere Umano che vuole Qualcosa e l’Istinto Profondo che blocca le Situazioni e che provoca Disagio nel perseguirle, la Ragione sta sempre dalla Parte dell’Istinto Profondo.
Facciamo un Atto di Umiltà: fermiamo la Nostra Mente, fermiamo le Nostre Programmazioni Mentali, fermiamo la Nostra Voglia di Apparire e mettiamoci semplicemente in uno Stato dell’Essere, in un Atteggiamento di Acquiescenza Profonda nei Confronti della Vita, con la Consapevolezza che essa Non può sbagliare, proprio perché Non ha Nessun Interesse a sbagliare, ma può soltanto aiutarci.
Proviamo e verifichiamo se le Situazioni cambiano, se il Nostro Stato d’Animo muta.
Facciamolo Non con l’intento di Sfidare la Vita (“voglio proprio vedere che cosa fai!”), ma perché sentiamo profondamente di Essere Noi la Vita, di Essere Noi l’Evoluzione, di voler vivere Quella Parte Divina che abbiamo Dentro e che Non si offende, Non si arrabbia, Non ha Paura, Non teme Nulla: la Parte Intatta che la Nostra Mente vorrebbe continuamente assoggettare ai Propri Condizionamenti ma senza riuscirci, perché il Panico, il Malessere, il Disagio, la Paura sono tutti Alleati della Parte Divina, e come tali frenano ciò che la Mente vorrebbe condizionare dentro di Noi.
Quando Siamo Preda della Paura e del Panico Non pensiamo più a Niente: abbiamo solo la Necessità di ristabilire dentro di Noi l’Armonia.
Cerchiamo però di Non arrivare a Questo Punto: cerchiamo di fermarci prima.
Ai Primi Segni di Dubbio, di Ansia.. fermiamoci.
Facciamoci Piccoli, Piccolissimi.
Mettiamo a tacere la Mente ed ascoltiamo la Nostra Parte Interiore facendo un Gran Silenzio Mentale: non è possibile non riuscire a “percepire” la Voce del Nostro Istinto.
C’è, è dentro di Noi!
All’Inizio potrà essere flebile perché Non siamo abituati ad ascoltarla, ma quando passiamo dal “voler capire” al “percepire”, al “sentire” le Situazioni, ci posizioniamo su un’Altra Frequenza Energetica e vediamo le Cose in un Modo diverso.
Percorriamo quindi una Strada che non è fatta di Complicazioni ma di Soluzioni.
Non dobbiamo più arrampicarci sugli Specchi, Non dobbiamo più faticare, perché la Vita ci propone quelle Situazioni proprio in quanto Noi siamo in Grado di risolverle, perché dentro di Noi ci sono le Risorse, le Capacità per risolvere Quelle Situazioni e Non Altre.
Ricordiamoci che la Vita è Semplicità: se Siamo semplici, duttili, se ci abbandoniamo al Fluire della Vita con la Consapevolezza dell’Amore che deve essere vissuto in Ogni Sua Parte (soprattutto quello verso Noi Stessi), allora veramente troviamo Soluzione a Tutto.