Cerchiamo di parlare Oggi dell’Invidia.
Dico “cerchiamo” perché l’Invidia è una Vibrazione dalle Mille Sfaccettature, dalle Mille Connotazioni e soprattutto dalle Innumerevoli Frequenze.
C’è l’Invidia sana, gestibile, fino ad arrivare all’Invidia ingestibile che avvelena la Vita e fa vedere le Situazioni in Maniera distorta, invidiando a volte perfino Persone o Cose che non sono reali.
Quando però la Vibrazione dell’Invidia si attiva dentro di Noi, tutto ciò che vediamo, tocchiamo, gestiamo e soprattutto giudichiamo assume una Connotazione Invidiosa.
È chiarissimo che, con questa Vibrazione attivata in noi, la Vita non è facile né scorrevole o lieve, e soprattutto ci creiamo degli Antagonismi, delle Antipatie, delle Chiusure verso gli Altri senza che queste possano servire a farci riflettere, a farci migliorare, bensì ad alimentare una Vibrazione che genera soltanto Malessere.
Perché si è invidiosi? Perché si invidiano gli Altri?
Perché non si ha Stima di Se Stessi.
O, per meglio dire, non si ha Stima di Sé perché non ci si conosce Abbastanza.
Se uno si conoscesse Bene si accetterebbe, si stimerebbe, si amerebbe per quello che è.
Quando invece la Conoscenza di Noi non è approfondita, non è portata avanti con Verità e quindi non conduce all’Accettazione di Sé, si ha la Tendenza a sopravvalutarsi e a fare le Vittime nei Confronti della Vita, la quale “si permette” di non darci quello che sarebbe Giusto avere in quanto Esseri Unici, Eccezionali e Meravigliosi.
Questo Stato di Cose è molto sfaccettato, non lineare, poiché l’Individuo che si sente dire “sei invidioso perché non ti stimi, ma contemporaneamente hai molta Considerazione di Te Stesso” perde la Bussola come se fossero Discorsi in Contraddizione.
Invece, seguendo un Pensiero lineare, diventa Tutto estremamente Logico.
La Persona che non si conosce prende di Se Stessa Solo ciò che vuole prendere, e chiaramente è portata innanzitutto a sentirsi Interiormente Grande, Unica, Eccezionale.
Quando poi la Vita non corrisponde a questa Grandezza, perché i Risultati Pratici non si traducono in Qualcosa di altrettanto Meraviglioso ed Eccezionale, entra in Crisi.
Subentra allora una Falsa Modestia, esibita per apparire agli Altri: Io che non valgo, Io, Io, Io…… e tutto questo semplicemente per nascondere, occultare il Sentimento di Grandezza che si sente Dentro.
Questo Sentimento non è sbagliato, ma semplicemente non capito, non finalizzato al Vero Scopo della Vita.
Ci si sente Grandi perché? Perché si è una Parte del Divino, e in quanto Tali ci si sente Grandi Giustamente.
Come Parte del Divino ogni Essere è Eccezionale.
L’Errore sta nel seguire questa Spinta all’Eccezionalità, alla Grandezza volendola tramutare Concretamente nelle Cose che facciamo, che quindi devono produrre dei Grandi Risultati, riconosciuti dalla Società.
Come se dicessimo: se sono Grande devo avere Successo, se sono il Migliore devo essere premiato; se ho Qualcosa di eccezionale da esprimere, Tutti lo devono riconoscere.
Ma non è così.
Quello che esprimiamo è Parte di Noi perché la Vita ha permesso che lo avessimo come Dote; abbiamo il Compito, l’Obbligo di portare avanti nel migliore dei Modi questo Qualcosa che la Vita ci ha donato, e così facendo saremo veramente Grandi, perché avremo adempiuto a quello che è il Compito della Nostra Vita: fare quello che la Vita ci ha detto di Fare.
Se arriviamo a capire questo, l’Invidia non c’è più, perché capiamo che l’Altro può aver avuto più Successo o più Riconoscimenti perché la Vita lo ha permesso, ma non per questo la Vita ha punito Noi nel negarci gli Stessi Riconoscimenti; semplicemente ci sta dicendo: fai un Percorso più Coerente, cerca di Capire come sei realmente, sforzati di Capire da dove ti viene questo Senso di Grandezza e finalizzalo allo Scopo della Vita, ovvero quello di Progredire, Andare avanti, Servire l’Evoluzione senza aspettarsi dei Risultati che solo dal Lato Materiale possono essere giudicati Eccezionali, ma spesso non lo sono sul Piano Energetico.