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I Segni 2

 

Come si fa a capire quando la Vita ci sta chiudendo una Strada perché non è la Nostra, e Quando la chiude perché dobbiamo mettere più Impegno a percorrerla, con la Possibilità che si riapra per Noi in un Secondo Tempo?
Si tratta di un Confine Sottile, perché quando abbiamo una Meta, un’Aspettativa o un Progetto, all’Inizio in genere abbiamo Davanti a Noi Diverse Strade (difficilmente ne abbiamo Una soltanto).
È la Vita, che si fa Carico di guidarci, a darci il Segnale per capire se Quella che stiamo percorrendo è la Strada Giusta.
Siamo invece Noi, talvolta, ad entrare in Confusione.
Eppure il Modo per risolvere Questa Confusione è estremamente Semplice: la Strada che la Vita vuole sia Percorsa è la Via che contiene le Soluzioni, Quella della Costruzione, Quella della Positività.
Davanti ad un Ostacolo Noi dobbiamo ascoltarci e capire se per Caso quell’Ostacolo è sulla Nostra Via perché non abbiamo fatto ancora Tutto il Possibile, non abbiamo messo Tutto l’Impegno Necessario per svolgere quel Compito.
Se però siamo convinti di aver Messo Tutto l’Impegno Necessario, allora vuol dire che quell’Ostacolo è posto dalla Vita per fermarci, perché non è la Nostra Strada o perché i Tempi non sono ancora Maturi.
I Tempi sono molto importanti: noi pretendiamo che una Volta messo a Fuoco un Progetto, questo si realizzi subito, e perciò tentiamo di forzare le Situazioni con i Mezzi e le Esperienze che abbiamo in Quel Momento sottomano.
Ma stiamo dimenticando una Differenza Fondamentale: se siamo Noi che agiamo Autonomamente per dimostrare Qualcosa, basandoci sull’Apparenza, o se è invece la Vita che ci Usa perché vuole attraverso Noi creare un Movimento nell’Evoluzione.
La Vita che ci Usa per l’Evoluzione conosce i Tempi e i Modi Necessari e quindi, in Risposta alle Nostre Scelte, suscita in Noi una Sensazione di Benessere o di Malessere.
Può capitare che io decido di percorrere Quella Strada e automaticamente mi sento in Pace, persino quando è una Strada Assurda, sconsigliata da Tutti.
Se invece decido di percorrere un’Altra Strada e sento Malessere, vuol dire che sto facendo Qualcosa che non rientra nei Programmi della Vita, ma è solo Frutto della Mia Volontà.
Ho già spiegato Questo Meccanismo facendo l’Esempio del Punto Interrogativo: quando sono in Dubbio su Ciò che è Giusto fare e mi accingo ad Agire in un Certo Modo, posso mettere in Fondo al Mio Progetto di Sviluppo un Punto Interrogativo.
Sarà questa la Strada Giusta?
Sarà Questo Ciò che devo fare?
Sono sicuro che è la Vita a volerlo o non è solo la Mia Volontà?
Questo Punto Interrogativo mi pone in una Condizione di Umiltà verso la Vita, di Sottomissione verso quella Forza Superiore che ci guida, per cui Io mi attiverò, farò e perfino mi agiterò per portare a Termine le Situazioni, ma se avrò tenuto in Considerazione Questo Dubbio, Questo Punto Interrogativo all’Inizio del Mio Percorso, sarò pronta ai Cambiamenti che lungo la Via potrò incontrare, Cambiamenti suscitati sempre dalla Vita e non più da Me Stesso, perché io ho, con Quel Punto Interrogativo, delegato la Vita, la Mia Parte Superiore a gestire l’Evento.
Qui io mi sarò posto semplicemente come un Esecutore: attento, preciso, consapevole, capace…
Partendo dal Presupposto che la Vita non può usarmi per Ciò che non so fare, non può darmi da percorrere una Via se non sono in Grado di percorrerla: se sono Cieco, e la Vita vuole che io comunque percorra Quella Via, la cospargerà di Segnali, Suoni, Odori, ci sarà Qualcuno o Qualcosa che mi guida su Quella Strada; e se io ho un’Attitudine o una Specificità, la Vita userà proprio Quella, perché è proprio attraverso Quella che posso contribuire all’Evoluzione.
Ognuno di Noi viene usato per le Specificità che gli sono Proprie.
Tornando al Dubbio Originario: come posso capire quando le Strade sono da forzare e quando devo accettarle come chiuse, sbarrate senza Possibilità di andare Oltre?
Con Questo Punto Interrogativo, con l’Umiltà di fondo che mi fa chiedere costantemente alla Vita dei Segni chiari, forti, inequivocabili, i Segni diventeranno decifrabili e saranno tanto più Chiari quanto più Noi saremo affidati al Volere della Vita anziché tesi a far si che sia la Nostra Volontà a trionfare.

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