Ogni Volta che il Pensiero diventa pesante, Ogni Volta che il Nostro Umore si fa cupo, Ogni Volta che un Sottile Senso di Paura ci invade… FERMIAMOCI.
Respiriamo profondamente e sentiamoci una Cellula di un Corpo Perfetto, pensando che Niente ci minaccia.
È solo il Voler Essere completamente Autonomi rispetto a Quel Corpo Perfetto che ci può causare Paura, ma se fluiamo all’Interno di Quel Corpo e siamo consapevoli che il Corpo nella Sua Interezza pensa a Noi, l’Ansia e i Pensieri Pesanti Non hanno Motivo di esistere.
Ci sono Due Modalità per affidarsi Completamente alla Vita.
Una è l’Incoscienza, il Non voler pensare, il Non voler controllare le Cose, affidandosi in Modo Superficiale a Ciò che accade, lasciando scorrere gli Eventi e giudicandoli di Volta in Volta come Fortunati o Sfortunati, Adatti o Inadatti Noi, ma Tutto questo senza un Particolare Coinvolgimento Personale: accettiamo semplicemente ciò che accade così come viene.
L’altro Modo di affidarsi è Quello Saggio, Consapevole della Nostra Appartenenza al Tutto e di Conseguenza anche del Fatto che la Nostra Funzione nella Vita è quella di Essere armoniosi e aderenti alla Nostra Programmazione Interiore.
Per affidarci con Questa Modalità dobbiamo semplicemente farci Piccoli, visualizzandoci come una Cellula di un Corpo e Non alimentando i Nostri Pensieri quando diventano pesanti.
Per Molte Persone questo è Difficile, dal Momento che associano l’Abbandonarsi alla Vita con l’Abdicare a Se Stessi e rinunciare al Controllo sugli Eventi, sugli Altri e sulla Vita.
Si tratta soprattutto del Controllo su di Sé, perché si ha Paura di Essere Se Stessi Fino in Fondo.
È però una Paura totalmente infondata, che nasce da una Non Perfetta Conoscenza di Se Stessi.
Io evito di analizzarmi e di conoscermi Fino in Fondo perché temo sempre che dal Mio Interno scaturiscano Pensieri, Azioni o Atteggiamenti che possono nuocere a Me o agli Altri.
Pensieri, Azioni e Atteggiamenti di cui potrei Non andare fiero.
Facciamo ancora un Passo Indietro: perché Non mi voglio conoscere?
Semplicemente perché mi vivo e mi giudico dal Punto di Vista della Personalità.
Se Questa non è perfettamente in Linea con la Società, io temo il Giudizio degli Altri, temo di Essere giudicato.
Quanta Fatica sprecata per vivere in Questo Modo!
Quante Complicazioni Inutili nella Nostra Vita!
Riusciamo così a complicarcela davvero, dimenticando che la Vita è un fluire scorrevole di Eventi tesi a condurci all’Armonia.
Cerchiamo ORA in Noi un Pensiero che possa farci superare Tutto Questo.
Io suggerisco una Visualizzazione di Noi Stessi come Cellule, ma Ognuno può trovare la Propria Immagine: il Petalo di un Fiore o Qualunque Altra Cosa che faccia Parte di un Insieme e ne venga sostenuta, Qualcosa che si abbandona ad un Tutto senza esercitare Alcun Controllo.
Dobbiamo individuare un’Immagine che ci permetta l’Abbandono, ma Non in Senso Negativo come nel Caso di un Oggetto o di una Persona Abbandonata, bensì l’Abbandono vero, autentico, reale ad una Forza Superiore Perfetta.
Non siamo abbandonati nella Spazzatura o nel Nulla: siamo abbandonati al Divino.
È il Nostro Divino Interiore che ci chiede una Resa Incondizionata.
Ci chiede di mettere a tacere i Pensieri e di Aderire al Nostro Sé con Tutta la Forza di cui siamo capaci.
Non dobbiamo aver Paura di Noi Stessi e delle Nostre Reazioni, anche se Queste sono forti o appaiono Inadeguate rispetto al Momento che stiamo vivendo: sono comunque Nostre, sono Espressione della Nostra Personalità, e attraverso di Esse possiamo riflettere ed imparare a conoscerci.
Dobbiamo veramente accettare i Nostri Limiti senza soffocarli, celarli o mistificarli, portandoli alla luce, comprendendoli, amandoli e – se ci rendono la Vita complicata – avendo la Certezza di poterli superare perché in Noi la Forza Vitale ha Tutto l’Interesse a farceli superare.
Se però si tratta di Limiti che giudichiamo Tali solo a Confronto con gli Altri, accettiamoli: Nessuno è senza Limiti, è Impossibile Non avere Limiti nel Percorso Terreno.
I Limiti sono messi in Ciascuno di Noi Proprio dalla Forza Divina, dalla Forza Vitale.
Un Mondo fatto di Individui Senza Limiti – e dunque Onnipotenti – non avrebbe Senso.
Ognuno è Onnipotente rispetto alla Programmazione che ha al Proprio Interno, e quindi alla Propria Capacità di realizzare e portare a Termine il Proprio Programma.
Se però i Limiti non esistessero, la Terra sarebbe nel Caos: Tutti potrebbero fare Tutto e non ci sarebbe neppure Motivo per gli Umani di esistere sulla Terra.
Accettiamo quindi i Nostri Limiti ed amiamoli.
Cerchiamo di Non farci Male per Causa Loro.
Non creiamoci Complessi.
La Vita è così bizzarra e fantasiosa, così benevola e amorosa che ha già messo sulla Nostra Strada tutte le Occasioni per farci Evolvere proprio sperimentando i Nostri Limiti.