Fata Paoletta si aspettava la reazione di Mary e, per alleggerire la situazione, propose di andare, tutti e quattro, a visitare un paese gradito a tutti loro. Mary propose subito il Paese del Sogno. Anny aderì con entusiasmo, non era mai stata in quel paese e pensava fosse bello visitarlo. Fata Paoletta- che tutto sapeva- acconsentì sorridendo, ma …., non appena vide il viso di Roby impallidire e assumere un’aria spaventata, smise di sorridere.
Tutti e tre avevano lo sguardo fisso su Roby che cercava di riprendersi.
Finalmente, con un filo di voce, il ragazzo disse: “Sono d’accordo anch’io, andiamo pure nel Paese del Sogno”. In un baleno tutti e quattro si trovarono in quello strano paese dove tutto era a forma di cuore, i colori presenti erano solo rosa, bianco, azzurro …..niente era solido, tutto fluttuava e gli oggetti apparivano e sparivano continuamente. Fata Paoletta propose di muoversi in libertà, ognuno per proprio conto.
Lei avrebbe approfittato di quel tempo per tornare nel paese dei Maghi per salutare Mago Paolo.
Roby non ascoltò neppure la Fata, si era già posizionato a fianco di un grosso albero (azzurro, visto il paese dove si trovava) che ondeggiava di qua e di là come fosse mosso dal vento, anche se il vento non c’era; l’albero azzurro semplicemente fluttuava. Roby fissava il tronco dell’albero intensamente tenendo le mani davanti a sé come volesse abbracciarlo, ma…anche lui incominciava a fluttuare; la scena che si presentava era proprio comica. Si capiva chiaramente che Roby voleva costringere, con il suo pensiero, l’albero a rimanere fermo, ma il risultato, opposto, sfociava nel ridicolo: due esseri si fronteggiavano, Roby e l’albero azzurro e, in mezzo a loro, una Forza che li dominava e li costringeva a fluttuare. Anny intanto aveva imboccato un dedalo di viuzze che non si capiva dove portassero e, senza paura alcuna, passava da una via all’altra. Non aveva meta, perciò tutto poteva essere o non essere: non c’era differenza fra andare a destra o a sinistra. Mary, che si ricordava molto bene come funzionava quel paese, pensò subito di andare in riva al fiume dove Roby aveva lasciato la sua barca gialla. Appena formulato il pensiero, ecco che il fiume e la barca (qui rosa, visto il paese) si materializzarono davanti ai suoi occhi…. e uno strano sogno si impadronì della sua mente: Roby e lei, soli, seduti sulla barca perfettamente felici. Durò un attimo la sensazione di felicità perché Mary, volgendo gli occhi attorno a sé, vide Roby ancora teso a voler dominare l’albero azzurro. Improvvisamente tornò Fata Paoletta con, al suo fianco, Mago Paolo. Con decisione si diressero verso Roby.
Mary notò che loro non fluttuavano, anzi erano saldi, e che avevano una espressione di viso molto, molto determinata. Cercò di seguirli, ma non era facile per nulla e così si limitò ad osservarli.
Arrivarono vicinissimi a Roby, si guardarono negli occhi per sintonizzarsi e poi,……zac, afferrarono con decisione Roby con le loro braccia. Mary non lo vedeva più, in lontananza la scena appariva confusa: c’era un grande albero azzurro che fluttuava e un indistinto ammasso umano immobile. Roby era senza forze, lo sforzo fatto per dominare l’albero era fallito e ora le sue membra erano senza energia, molli e dolenti. Aveva corso un grande rischio: si era imposto, con la sua sola volontà, alla Forza che dominava quel paese. Solo Mago Paolo e Fata Paoletta potevano tranquillamente ignorare quella Forza, tant’è che non avevano fluttuato, per nulla, ma loro erano dotati di conoscenze straordinarie, sapevano sempre tutto. Chiamarono vicino a loro Anny e poi Mary, che si staccò a malincuore dal suo bellissimo sogno, e iniziarono a spiegare ciò che era accaduto. “Vedete cari ragazzi, oggi abbiamo avuto dimostrazione di come la volontà umana, la forza mentale nulla può se si incontra e scontra con una Forza più potente.
Roby aveva le sue ragioni per voler dominare quell’albero, ma ha sbagliato approccio: si è imposto con la sua forza mentale, quando invece avrebbe dovuto assecondare la Forza che qui domina.
Se si fosse lasciato trasportare da questa Forza tutto si sarebbe risolto.
So che non capite bene ciò che stiamo spiegando, ma vi sarà tutto chiaro quando Roby, tornati a casa, ci racconterà perché voleva dominare proprio quell’albero. Ricordati intanto Roby che sarebbe stato sufficiente che tu sognassi e desiderassi di rimpicciolire quell’albero, fino a farlo divenire un filo d’erba. Così non avresti avuto nessun timore. Ora torniamo a casa”.
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