Che sia Dramma o Commedia è sempre la Vita che noi viviamo, ma dobbiamo chiarire il Concetto di Vita. Se la intendiamo come Qualcosa di unico, assoluto, allora dobbiamo realizzare Tutto in questa Vita: realizzarci, amarci, farci conoscere, avere il più Possibile…
Oppure vediamo la Vita come un Evento relativo perché in Relazione al Multiverso, a tutte le varie Frequenze che animano il Cosmo di cui facciamo Parte.
Ma facciamo un Passo indietro e iniziamo a dire che siamo Energia, Atomi, parte dell’Universo, e in quanto Parte di Esso ne assorbiamo le Leggi, ci lasciamo permeare dalle Forze universali e questo incide su di Noi nella Misura in cui ne prendiamo Consapevolezza.
Se viviamo inconsapevoli di essere Energia, Parte dell’Universo, non emettiamo la Consapevolezza e diamo agli Eventi un Valore assoluto, li gestiamo con la nostra Personalità, il nostro Io e non li inseriamo in un Discorso evolutivo che invece è la Base del nostro vivere.
Siamo su questa Terra per l‘Evoluzione.
Siamo su questa Terra per evolverci.
Siamo su questa Terra per lasciarla migliore di come l’abbiamo trovata.
Questa è la Consapevolezza che dobbiamo avere, e se partiamo da questo tutto il nostro Modo di vivere diventa diverso.
Viviamo la Vita con Relatività e anche con un Senso di Appartenenza all’Universo: ne facciamo Parte, non ne siamo slegati, ci sentiamo Parte di un Tutto che ci permea.
Pensiamo di decidere Tutto nella nostra Vita, la vogliamo controllare, programmare, ma la Vita riesce a spiazzarci perché la Casualità, l’Imponderabile, l’Imprevisto sono sempre dietro l’Angolo.
Questi Fattori non sono mandati da Qualcuno: sono attorno a Noi, fanno Parte del Tutto così come Noi siamo Parte del Tutto.
Riuscire a capire questo ci porta ad accettare gli Eventi della Vita in un Altro Modo.
Ci attiriamo gli Eventi non per soffrire o gioire, ma semplicemente perché ci sono utili: la Parte profonda di Noi, l’Energia sa che attraverso quell’Evento possiamo fare un Salto evolutivo.
La Cosa importante è sempre la Consapevolezza: avere Consapevolezza che lo stesso Evento può essere visto come Insegnamento che ci siamo attirati per progredire (e quindi aiutare l’Evoluzione) oppure vivere lo stesso evento come Sfortuna, Accidente, Qualcosa da cui non riusciamo ad uscire.
Quando guardiamo la Realtà che ci circonda osserviamo ogni Giorno degli Eventi enormi, drammatici, traumatici che investono le Masse o i Singoli Individui… Eventi che però si superano.
Perché?
Perché dentro di Noi c’è la Forza vitale, la Forza dell’Evoluzione, della Vita che ci dà la Capacità e la Forza per andare Avanti.
Se però non abbiamo Consapevolezza di questo, tutto ciò che ci capita che sia difficoltoso da gestire diviene un Dramma.
Non lo viviamo quindi con la necessaria Consapevolezza, la quale porta alla Leggerezza del vivere e ad affrontare l’Evento con Capacità logica, con Voglia di capirlo, a Volte anche con Malinconia o Dolore se l’Evento è doloroso, ma sempre con la Certezza che stiamo imparando Qualcosa, che quell’Evento ci è dovuto perché dobbiamo emettere, “tirare fuori”, essere coscienti di avere una Forza in noi che ci fa superare le Difficoltà.
Cercare di vivere la Vita come Commedia vuol dire dare un Senso relativo a tutti gli Eventi.
Ci disperiamo, ci fissiamo su certe Problematiche che vengono superate in un Baleno, cancellate, annullate appena un Altro Evento attira la nostra Attenzione e ci fa riflettere.
Quello che prima era Dramma assoluto, un Problema che investiva il nostro Pensiero dalla Mattina alla Sera, diviene assolutamente relativo.
Riuscire a vivere con Relatività ci porta a non disperdere le Forze, a non disperdere Energia, e quindi ad usare la Forza e l’Energia che è dentro di Noi per superare gli Eventi.
L’Evento è sempre lo stesso quando lo analizziamo logicamente: l’Evento ha Basi logiche, mentre sono le Basi emotive che cambiano, è la nostra Visione che muta.
È l’Esempio della Bottiglia: mezza piena o mezza vuota mentre la Bottiglia è a Metà.
Sta a noi capire che dobbiamo vivere in Modo positivo, che dobbiamo tirare fuori la Parte positiva di Noi, quella Parte che capisce, che sa che stiamo vivendo Qualcosa che ci siamo attirati per migliorarci.
Scendere sulla Terra e poi lasciarla ha un Senso se ci mettiamo al Servizio dell’Evoluzione, se capiamo che siamo qui non per affermare Noi Stessi ma per conoscerci, accettarci, amarci e attraverso questo esprimere il Meglio che è in Noi.
Dal Dramma non si esce mai Vincitori.
Il Dramma si può vivere in Prima Istanza, quando l’Evento ci coglie impreparati, quando è una Situazione improvvisa, quando è una Situazione drammatica, ma la Prima Fase deve poi lasciare Spazio alla Seconda, che è quella della Consapevolezza.
Dobbiamo capire perché proprio a Noi è capitato di gestire quell’Evento.
Il discorso “A me non doveva capitare” non ha nessun Senso.
Quando capita, capita, ma se partiamo dall’Idea di essere fatti di Energia e che l’Energia ha un suo Percorso, una sua Capacità di dirigerci attraverso l’Istinto, e ci rendiamo Conto di interagire continuamente con le Forze dell’Universo che ci permeano, capiamo anche che quell’Evento lo abbiamo attirato perché ci serviva per riuscire ad essere più consapevoli e soprattutto più forti.
Superare le Difficoltà è fastidioso poiché vorremmo una Vita piana, facile, serena, senza Difficoltà.
Quando però abbiamo superato una Difficoltà ne siamo fieri, ed è giusto che sia così perché abbiamo tirato fuori quella Parte di Noi che altrimenti non avremmo neppure conosciuto.
Quella Parte che ci fa agire e reagire come non ci saremmo mai aspettati di fare.
In Ognuno di Noi c’è un’Attitudine a vivere la Vita come Dramma o come Commedia.
Questa Attitudine però può essere modificata quando ci fa star Male.
Quando viviamo la Vita come Commedia, con Consapevolezza e Senso di Relatività, pur in mezzo alle Tempeste sappiamo come regolarci, ne usciamo Bene.
Quando viviamo la Vita come Dramma, per noi tutto è Dramma, perché il Dramma è una Polarità tanto quanto la Commedia: una è Negativa e una Positiva.
Non si può saltare da una Polarità all’Altra: se siamo intrisi di Dramma, tutto sarà Dramma, anche perdere l’Autobus, così come non superare un Esame…
Questo perché abbiamo la Polarità del Dramma attivata dentro di Noi.
Bisogna fare Esercizio per capire quante volte un Dramma, che era Assoluto nella nostra Vita, è diventato Relativo ogniqualvolta è subentrato un altro Dramma.
Quando poi ci siamo stancati, sfiniti di vivere passando da un Dramma all’Altro, cominciamo a vedere attorno a noi Individui che vivono avendo attivata la Parte della Commedia, la Parte Positiva della Vita, e che navigano con tutte le Difficoltà che la Vita può porgere in Modo più sereno, più tranquillo.
Non è detto che questi Individui non siano investiti da Problemi, ma sanno che in loro c’è la Forza per affrontarli e che il Problema è tale fino a che non si è capito che Cosa ci sta insegnando, perché ci siamo attirati proprio quel Problema e non un Altro.
Osserviamo come Ognuno di Noi attira sempre lo stesso Tipo di Problema.
Risolto una volta, ritorna uguale, ancora uguale perché il nostro Modo di affrontarlo è sempre quello del Dramma: non riusciamo a capire che quel Problema ci sta insegnando Qualcosa, non riusciamo ad estrapolare l’Insegnamento e quindi ci attiriamo continuamente la stessa Tematica.
Cerchiamo di riflettere sul Fatto che, essendo noi Energia, fluttuiamo, vibriamo, siamo un insieme di Frequenze, siamo veramente Parte del Tutto, e in quanto tali Siamo il Tutto.
Questo significa che abbiamo la Possibilità di Vivere Bene o Vivere Male, di affrontare le Situazioni in Modo Positivo o Negativo.
Non c’è Individuo che non possa accedere alla Positività, così come non c’è Persona che non possa togliersi la Negatività.
Continuare con il proprio Modo di agire e di vedere la Vita anche quando i Risultati sono negativi, vuol dire non solo essere testardi, ma soprattutto non avere Consapevolezza.
Nessuno ci può dire come dobbiamo agire, perché è la Vita che ci insegna, è la Vita che è Maestra.
Noi agiamo come siamo convinti che sia Giusto fare; Ognuno di Noi è in Buona Fede nelle Reazioni, ma ci sono i Risultati, e davanti ad un Risultato negativo provocato dal nostro agire non possiamo pensare che ciò sia dovuto alla Sfortuna, alla Malasorte, al Malocchio che ci viene fatto.
Non è tutto questo: è solo la nostra Incapacità di cogliere l’Insegnamento che era insito nell’Evento che ci porta ad agire in Modo distorto.
La Vita è Amore e noi siamo la Vita.
Si parla di Vita, di Evoluzione, del Tutto, ma noi Siamo tutto questo, siamo un Insieme di Atomi, apparteniamo all’Universo, dobbiamo andare al di là del nostro Io e come Parte del Tutto fluttuare nel Tutto per trarre il massimo dell’Insegnamento che questo nostro Percorso terreno ci può dare.
Allora veramente Tutto diventa relativo: viviamo in Modo relativo, capiamo di essere qui per imparare; una Volta capito l’Insegnamento il Dolore cessa, la Situazione si risolve, le nostre Tematiche (ognuno di noi ha a che fare sempre con la stessa) cambiano Polarità.
Non ci attiriamo più quel Tipo di Eventi, di Incontri, perché non ci servono più: abbiamo capito.
Riuscire a percepirci come Vita, come Evoluzione, come parte del Tutto cambia veramente il nostro modo di vivere.
Non è più determinante affermare Noi Stessi, non è più il nostro Io che conta, non abbiamo più Paura di essere feriti, non ci sentiamo più insicuri, perché siamo permeati da una Forza cosmica, una Forza divina e noi siamo questa Forza, quindi la Paura non c’è più: c’è solo il Vivere per fare Esperienze.
Queste Esperienze viviamole come Commedia, con Leggerezza, con Relatività.
Forse il termine Commedia dà l’Idea di Qualcosa di troppo leggero, frivolo, ma va intesa proprio nel Senso della Leggerezza, della Relatività, e come tale la Commedia può insegnarci tantissimo.
Dobbiamo pretendere da Noi Stessi la Gioia, dobbiamo vivere nella Gioia, dobbiamo capire che se l’Umanità analizza e capisce Se Stessa, attraverso il Dolore tira fuori la Forza che non sa di avere, mentre se non ha ancora capito che questa Forza c’è, esiste, si attira il Dolore per sperimentarla, per farla emergere, ma quando questo Percorso è stato fatto dobbiamo pretendere di vivere nella Gioia e per fare questo non dobbiamo permettere a Nessuno di rovinarci la Vita.
Quando arrivano dall’Esterno dei Condizionamenti, dei Suggerimenti e soprattutto degli Input che ci fanno star Male, dobbiamo avere la Forza e la Capacità di rifiutarli.
Questo non è un Modo Egoistico di vivere: è un Modo Sano, perché non posso permettere che Altri mi rovinino la Vita; devo capire perché mi trovo nella Condizione di avere a Fianco delle Persone che mi sono attirata e che mi stanno rovinando la Vita.
Non posso pretendere che Loro cambino, che mi rispettino di più o abbiano un Modo diverso di fare o più Considerazione verso di Me; devo capire come IO mi devo rapportare, devo capire perché il Comportamento di queste Persone mi sta rovinando la Vita.
Devo avere l’Atteggiamento Positivo di chi non perde Tempo ad analizzare gli Altri, non perde Tempo a volerli cambiare, ad aspettare che gli Altri si comportino in un determinato Modo, e devo invece concentrarmi su di Me.
Perché ho attirato questa Persona, questa Situazione?
Che cosa devo imparare attraverso Ciò?
E qui con Leggerezza, Amore, Consapevolezza verso Noi Stessi, una Volta che abbiamo capito perché ci scontriamo con simili Problemi, questi si allontanano e non ci danno più Fastidio.
Capiamo che se una Persona ci fa del Male non sempre è un Male intenzionale: è possibile che quella Persona esprima semplicemente il proprio Modo di Essere anche se questo, a nostro Parere, ci rovina la Vita.
Allora le Modalità possono essere due: la Commedia è la Modalità leggera, consapevole, che dice “Voglio vivere nella Gioia ma ho attirato questa Situazione che mi fa vivere nel Dolore. Perché?”
Analizzo la Situazione, mi creo gli Anticorpi, cerco di capire perché un Comportamento altrui che per il novanta per cento delle Volte è espresso in Buona Fede mi fa stare male e… modifico Me Stessa.
Cerco di accettare, di capire il Senso della Situazione, di togliermi tutte le Aspettative, cerco di non sentirmi ferita se non ho l’Approvazione e l’Attenzione Altrui, e questo è il Modo sano di vivere, quello che corrisponde alla Commedia.
Poi c’è il Modo di vivere nel Dramma, in cui mi sento discriminata dalla Scelta che comunque ho fatto Io, che mi sono attirata: “A Me non doveva capitare, non lo meritavo. Perché proprio a Me?” E quindi metto in Moto la mia Personalità, il mio Io, e questo mi porta a perdere Energia, e tanto più la perdo quanto più voglio che sia l’Altra Persona a cambiare, a venirmi incontro, a capirmi mentre io non cambio e non capisco.
Queste sono le Due Polarità che Ognuno di noi si trova a vivere continuamente.
Ogni Evento, dal più Grande al più Piccolo, ha sempre la Doppia Polarità.
È l’Attitudine nostra, quella che dobbiamo attivare dentro di Noi, che istintivamente ci fa scegliere di vivere gli Eventi come Commedia o come Dramma.
Chi ha vissuto sempre con il Dramma deve veramente fare degli Esercizi; quando si è stancato, quando capisce che il suo Modo di vivere è solo Spreco di Energia e non approda da Nessuna Parte, allora deve quotidianamente, davanti ad ogni Evento, sforzarsi di vederne il Lato Positivo, ricercare l’Insegnamento per poi poter andare Avanti.
Le Obiezioni che vengono sempre fatte sono: “È difficile.. Non è Vero che gli Altri sono in Buona Fede: molte Volte ci fanno del Male volendolo fare”.
La risposta è: e allora?
Ti metti anche Tu a fare del Male all’Altro? Che cosa ottieni? Stai Meglio quando hai fatto del Male o ti sei vendicato di quella Persona o di quell’Evento?
Se ti fa star Bene, fallo, però alla Fine devi osservare il Risultato.
Il Risultato è: chi vive nel Dramma attira continuamente Eventi Drammatici, perché ha quella Polarità: è normale; chi vive nella Commedia attira Elementi, Eventi che sono Commedia o che – se sono Elementi Pesanti – saranno gestiti sempre con Relatività, Leggerezza, e riuscirà ad uscirne con Risultati Migliori.
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