Accogliamo in Noi la Malinconia come Momento Introspettivo.
Con la Malinconia tutta la Vita si appanna, si offusca, le Situazioni Non sono più chiare, i Parametri assumono Dimensioni diverse.
La Malinconia però è assolutamente necessaria per riportarci allo Stato dell’Essere.
Essa è alleata dell’Essere Umano proprio per far sì che la Parte di Terrenità – la Personalità che necessariamente ci anima – abbia nella Malinconia un Momento di Calo, di Sconforto.
Non è infatti l’Energia ad essere malinconica, in quanto l’Energia È, e come tale Non subisce la Malinconia, ma la attira a Sé per permettere alla Terrenità, alla Personalità di “calare” per aderire con più Forza e Consapevolezza all’Essere.
Accogliere la Malinconia non può coincidere con un Momento di Dolore ma di Consapevolezza: quella che dentro di Noi si è instaurato un Meccanismo Non voluto e cercato coscientemente (dal Momento che Non ci fa star bene), ma che comunque abbiamo Noi Stessi attirato.
Per Quale Motivo?
Perché abbiamo deciso di ritornare con più Forza e Consapevolezza all’Essere.
Esistono Vari Tipi di Malinconia.
C’è quella pura e semplice, che ci invade senza un Motivo Apparente.
La Mente Umana però Non accetta di farsi attraversare da una Vibrazione (che Voi definite Sentimento o Stato d’Animo) senza cercarne le Ragioni, per cui ci ritroviamo ad attribuire un Perché alla Malinconia mettendola in Relazione con un Evento, una Situazione, una Persona.
Questo aumenta ancora di più la Nostra Malinconia, dalla quale sembra di Non avere via d’Uscita.
Dobbiamo invece essere così astuti da lasciare la Malinconia al Suo Posto, di permettere che ci attraversi.
Anche se ci balena il ”Corpo del Reato” che ha suscitato la Malinconia, chiudiamolo, sigilliamolo, Non cerchiamo di razionalizzarlo, ma “godiamoci la Malinconia” in quanto Essa ci prepara ad una Maggiore Consapevolezza, a vivere lo Stato dell’Essere molto più in Profondità.
C’è poi la Malinconia che fa quasi Rabbia, che suscita Sensi di Colpa, Rimorsi.
Questa è la Malinconia sciocca che dobbiamo in Tutti i Modi smontare, razionalizzando uno per uno tutti i Sensi di Colpa, i Rimorsi che ci vengono alla Mente.
Se riusciamo a fare Questo, la Malinconia assume le Caratteristiche che deve avere, vale a dire quelle di una Vibrazione richiamata da Noi Stessi per prepararci ad una più consapevole Visione dell’Essere e ad un Modo più consapevole di viverlo.
C‘è poi la Malinconia che può rasentare la Depressione: Qualcuno può decidere di Non uscire dalla Malinconia, bensì di coltivarla, di alimentarla fino a generare uno Stato Depressivo.
Questa è la Malinconia dei Deboli, di chi fugge le Responsabilità, di chi Non vuole analizzare Se Stesso, di chi Non si vuole bene.
Chi si vuole bene accetta la Malinconia come Parte di un percorso Evolutivo e cerca di lasciarsi attraversare da Questa Vibrazione senza collegarla ad un Evento particolare.
Ognuno degli Esseri Umani si trova a vivere delle Situazioni che possono destare Malinconia, ma che per Fortuna Non sempre dipendono dalla Mente.
Il più delle Volte Queste Situazioni rimangono sopite, ma vengono poi attivate quando vi è la Necessità energetica della Malinconia.
Se conosciamo questo Meccanismo, ci rendiamo Conto che gli Eventi sono dei Mezzi per sperimentare la Malinconia, Non il Fine.
La Malinconia Non può risolvere gli Eventi: li può semplicemente attivare ovvero renderli concreti.
Sorgono quindi i Sensi di Colpa, le Paure.
Bisogna invece cercare di vedere la Malinconia come necessaria ma fine a Se Stessa: Essa ci prepara a vivere l’Essere, lo fortifica e ci rende più consapevoli di Noi.
Il Consiglio è quello di Non scacciarla, ma neppure di alimentarla, bensì di lasciarsi pervadere e di fluttuare nella Malinconia con Dolcezza, senza Nessun Senso di Colpa.
Ciò accade se Non consideriamo la Malinconia come conseguenza di un Evento, ma Siamo malinconici e basta.
Quell’Evento è il Mezzo per suscitare la Malinconia, che a Sua Volta ci serve per essere più forti nell’Essere.
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