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Autoguarigione 4

 

Continuiamo a parlare di Autoguarigione precisando che possiamo indurre la Nostra Guarigione in Modo Autonomo ma non Solitario.
Che cosa intendiamo con Questo?
Vogliamo dire che io posso essere Autonomo nel Mio Agire cercando di produrre su di Me una Guarigione, ma non posso ritenermi l’Unico responsabile di ciò che accade.
Questo perché non Solo Io con la Mia Mente, con le Mie Intenzioni, con la Mia Perseveranza, con il Mio credere fino in fondo nella Possibilità di guarire posso ottenere il Risultato, ma ciò dipende da Molteplici Fattori.
Primo fra Tutti il Modo in cui mi colloco rispetto all’Universo: se mi colloco nel Giusto Modo, sentendomi una Parte del Tutto, capisco repentinamente che Non sono Solo e che quindi il Risultato non può dipendere soltanto da Me, poiché facendo Parte di un Tutto devo ascriverlo al Tutto.
Qual è il Passaggio più critico in chi vuole e persegue l’Autoguarigione?
È proprio il sentirsi Io, il sentirsi Responsabile, il caricarsi di Colpe o di Meriti mentre invece dovrebbe Essere Istintivo – radicato nel Pensiero – il sentirsi Parte del Tutto.
Certamente è inevitabile sentirsi in Balia di Sentimenti, Pensieri, Intenzioni Personali, ma bisogna ascriverli al Tutto e non solamente al Proprio Io.
Faccio un Esempio Concreto.
La Persona Ammalata è fragile, non ha le Reazioni di un Individuo Sano perché il Fisico è minato, perché c’è Sofferenza e soprattutto c’è una Riflessione proprio sul Senso della Vita.
Quando un Essere è Ammalato, sfronda la Propria Vita da Tante Cose, da Tanti Pensieri, e cerca di andare all’Essenziale.
Arrivare all’Essenziale non vuol dire annullare tutto il resto, ma semplicemente Non dare l’Importanza Eccessiva che spesso siamo portati a dare a Cose Marginali.
L’Ammalato, che appunto è più fragile, ha allo Stesso Tempo Bisogno di Forza per affrontare sia la Sofferenza Fisica che il Turbinio di Pensieri che incessantemente lo attraversano.
È quasi Normale che la Persona Ammalata abbia un’Attività Mentale Caotica.
Pensieri che si accavallano, che urlano per essere accettati.. e tutto questo non porta Altro che Ulteriore Sfinimento.
Bisogna cercare con Ogni Mezzo di portare Ordine in Noi Stessi, partendo da quello che abbiamo detto: sentirsi una Parte del Tutto, ritenere che questi Pensieri siano indotti da Qualcosa a Noi Occulto, Qualcosa che non ci è chiaro; dal Momento che il Caos dei Pensieri non lo vorremmo, spesso pensiamo di Non essere Noi ad attirarlo, a ricercarlo.
Però questo Caos è Necessario, perché quando siamo sfiniti dai Pensieri decidiamo di non prenderli più in Considerazione, decidiamo di lasciarli andare.
Tutto questo perché siamo bisognosi di Pace, di Tranquillità, che raggiungiamo quando arriviamo a capire che nel Processo della Malattia tutto il Nostro Essere, Tutti i Nostri Sé (il Corpo, l’Anima, lo Spirito, l’Inconscio…) sono coinvolti per il Superamento di ciò che viviamo come doloroso, ma che in Realtà ci dà Motivo di riflettere: la Malattia come Momento di Introspezione.
Quando arriviamo al Punto di desiderare la Pace, quando lasciamo andare i Pensieri perché non siamo più in Grado di analizzarli, e semplicemente li accettiamo con la Speranza che vadano via in fretta, siamo già a Buon Punto.
Abbiamo imboccato la Strada Giusta per poterci Autoguarire.
Siamo arrivati alla Nostra Essenza: non abbiamo più Voglia di Sollecitazioni Esterne e sentiamo di non dover più dimostrare Niente a Nessuno; sappiamo di doverci semplicemente accogliere con grande Amore e Simpatia, senza imbarcarci in un’Analisi di Noi Stessi che possa suscitare in Noi Sensi di Colpa, Vergogne, Rammarichi: dobbiamo semplicemente Accettarci per come Siamo e nello Stesso Tempo proporci di migliorare con Tranquillità e Leggerezza.
Quando iniziamo Questo Percorso per l’Autoguarigione quindi non siamo Soli: Tutti i Nostri Sé partecipano, ci stimolano, ci inducono a Riflessioni o ad Assenza di Pensiero.
Ci rendiamo perfettamente Conto che non siamo Noi a poter gestire le Nostre Emozioni, ma sono Loro che affiorano Inaspettate.
Abbiamo già detto in Precedenza che siamo Esseri Multidimensionali e che Queste Sensazioni ed Emozioni, nel Momento in cui la Malattia porta Fragilità, sono la Porta per Emozioni e Sensazioni che vengono da Universi Paralleli, da Vite Parallele.
È già stato detto che per la Gestione delle Vite Parallele, di cui non abbiamo Consapevolezza ORA, dobbiamo mettere in Moto, attivare un Grandissimo Amore per Noi Stessi, un’Accettazione Profonda che coinvolga sia ciò di cui Siamo consapevoli ORA che ciò di cui ORA Non Siamo Consapevoli (ma che diamo per scontato esista).
Lo Scoglio contro cui cozziamo (perché non riusciamo a vederlo come un’Ancora di Salvezza) è il Non Accettarci, l’avere Poca Fiducia in Noi Stessi, e di Conseguenza non ci riteniamo in Grado di Autoguarirci, non ci sentiamo Idonei a fare Qualcosa per Noi e lasciamo che la Mente si focalizzi continuamente su ciò che di Negativo pensiamo del Nostro Essere.
È uno Scoglio contro cui quasi Tutti si trovano a sbattere.
Dovete invece vederlo come uno Scoglio di Salvezza, in mezzo ai Tumulti della Mente, al Marasma delle Emozioni e delle Sensazioni anche disperanti che assalgono l’Ammalato; dobbiamo vedere questo Scoglio come una Salvezza ed accettare tutte le Nostre Debolezze, perché accettandole possiamo emettere un Amore Estremo nei Nostri Confronti.
Questa è la Salvezza.
Non c’è Guarigione senza un’Accettazione Profonda ed un Amore Incondizionato verso di Noi.
Più Noi rileviamo Difetti e Mancanze, più ci giudichiamo miseri, falliti e perfino inutili, più dobbiamo attaccarci a Questo Scoglio ed emettere un Amore Fortissimo per Noi miseri, falliti e sofferenti.
Dobbiamo Amarci perché non abbiamo ancora capito che la Vita non è Dolore e Sofferenza, ma Amore e Gioia.
Dobbiamo Amare la Parte di Noi che sta soffrendo perché Solo con l’Amore riusciamo ad innalzarne la Vibrazione, a Trasmutare la Negatività in Positività, il Pessimismo in Ottimismo.
Soltanto così possiamo arrivare ad Autoguarirci.
Dobbiamo avere una Forza determinata, certa, sicura, limpida, e “Sentire” che siamo in Contatto con Noi Stessi, che stiamo facendo Qualcosa per Noi ma che NON SIAMO SOLI.
Noi come Parte dell’Universo usufruiamo di Tutta la Forza, la Potenza dell’Universo Stesso.
Tornate sempre all’Esempio della Cellula del Corpo che non è Sola perché è Parte del Corpo e da questo trae Nutrimento e Ogni Altra Cosa gli sia necessaria per star bene.
Lo stesso accade a Voi: Macrocosmo rispetto alla Cellula e Microcosmo rispetto all’Universo.
Dentro di Voi c’è una Programmazione Divina Perfetta per star bene.
Abbandonatevi a questa Certezza di Non Essere Soli.
Abbiate Chiaro che per arrivare alla Guarigione dovete agire in Prima Persona con il Massimo Impegno, ma non in Modo Solitario, perché siete aiutati da Tutte le Forze dell’Universo.
Lasciate che l’Amore per Voi Stessi vi permei fino in Fondo, vogliatevi bene, accettatevi: è la Strada più sicura, certa, rapida per Autoguarirvi.

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