Che peccato che Mago Paolo fosse dovuto rientrare nel paese dei Maghi, pensò Fata Paoletta, se fosse stato ancora qui avrebbe avuto la possibilità di osservare il comportamento di Roby e ne sarebbe stato fiero. Il ragazzino, infatti, non si sottraeva mai ai suoi compiti, faceva tutto con grande gioia e spirito di collaborazione. Iniziava l’inverno e la Fata chiese a Mary e a Roby se volessero rimanere in quel paese, oppure andare dove il clima fosse più caldo. I ragazzini si guardarono l’un l’altro e insieme esclamarono: “Rimaniamo qui”. Dovevano ancora confrontare le loro esperienze e rimanere a casa al caldo, vicino al fuoco del camino, sembrava loro una bellissima idea. La Fata, che già conosceva la loro risposta- sapeva sempre tutto- ne fu felice e così li esortò ad iniziare i loro racconti. Lei sarebbe intervenuta solo per farli riflettere sulle loro diversità o uguaglianze e per incitarli ad essere sinceri. I loro racconti, infatti, dovevano servire anche ad altri bambini e perciò non dovevano essere oscurati da bugie. Proprio su questo la Fata volle aggiungere: “Vedete cari, non sempre è necessario dire tutta la verità agli altri, certe volte è meglio stare zitti o pensare un poco prima di parlare. Ci sono persone che si offendono per cose di poco conto, quindi è meglio tacere. Ma…con se stessi è sempre necessario dire la Verità. Non è bello raccontarsi bugie, è come ingannarsi. Tu Roby, sei grande, e avrai già visto quanto danno procurano le bugie. Tu Mary, sei più giovane, ma anche tu sai che la verità è importante. Quando siamo state nel Paese dei Dolci, hai subito ammesso la tua golosità, non l’hai negata: sapevi di esserti lasciata andare nel mangiare con troppa voracità”. Roby sgranò gli occhi: anche lui era stato nel Paese dei Dolci, non aveva però visto Mary. Mary, che ascoltava la Fata con attenzione, pensò intanto che, se fosse tornata in quel paese, si sarebbe comportata diversamente. Fata Paoletta- che in realtà già tutto sapeva- chiese a Roby: “Vuoi raccontarci che cosa è successo quando sei andato nel Paese dei Dolci con Mago Paolo? Adesso era Mary a sgranare gli occhi: anche Roby nel Paese dei Dolci? Peccato non averlo incontrato. Roby sorrise, aveva un bellissimo ricordo di quel paese: era il primo che visitava con Mago Paolo. Anche lui era stato attratto dal profumo che riempiva l’aria tanto che, appena arrivato in piazza, si era subito posizionato al centro per osservare quello che accadeva tutto intorno. Subito aveva letto: “DOLCI PERFETTI”.
Quella scritta gli aveva ricordato una fornaia del paese dove era nato che aveva scritto sulla porta della sua bottega: “DOLCI PERFETTI……SE RIESCONO”. Tutti ridevano di quella scritta e prima di entrare a comperare chiedevano: “Sono riusciti”? La fornaia rispondeva dicendo sempre la verità: “A volte sì, a volte no”, e poi aggiungeva: “Metto sempre le stesse cose e faccio sempre gli stessi gesti, ma a volte riescono, a volte no. Non sono certo dolci cattivi, ma non sono perfetti”.
Roby si era molto incuriosito e aveva chiesto a Mago Paolo il perché i dolci potessero riuscire bene oppure no. Mago Paolo, che tutto sapeva, come Fata Paoletta, spiegò: “Caro Roby, la fornaia dice il vero, usa sempre gli stessi prodotti, li lavora sempre con gesti uguali, ma per una buona riuscita dei dolci non sono sufficienti ingredienti e gesti, ci sono altre cose che apparentemente non sembrano importanti. Ti spiego meglio: “Se la fornaia lavora i prodotti senza prestare troppa attenzione ad essi, gli ingredienti reagiscono in un modo se invece pensa intensamente a ciò che sta facendo e lavora con amore il risultato è diverso. Anche il clima può influire: se fa troppo caldo o troppo freddo. La reazione è diversa. Saranno sempre dolci buoni, perché fatti con buoni ingredienti, ma non saranno perfetti”. Questo era il ricordo di Roby che Mary aveva ascoltato con attenzione.
Fata Paoletta volle concludere la spiegazione di Mago Paolo aggiungendo queste parole: “La perfezione è molto difficile da raggiungere, ma la cosa più importante è: NON voler essere perfetti, ma impegnarsi per fare sempre al meglio ogni cosa”.