Era molto felice Mary di dividere la colazione con Roby e Fata Paoletta: la sua vita diventava improvvisamente più interessante, c’era un’altra persona con cui scambiare idee e esperienze.
La giornata si annunciava grigia, il sole era velato e un venticello fresco consigliava di coprirsi un po’ prima di andare in riva al fiume.
Era proprio lì che la Fata voleva portare i ragazzini per dare loro la spiegazione del perché proprio a loro era capitata la sorte di condividere la vita con una Fata e un Mago.
Che bella la piccola barca gialla: sul fondo aveva un tappeto di foglie appena cadute dagli alberi.
La Fata aveva scelto quel posto perché sapeva quanto Roby fosse affezionato alla piccola barca. Per lui era la casa dove rifugiarsi a pensare, dove sfogare le sue malinconie e anche gli serviva per fare lunghi giri sul fiume ammirando le rive.
C’era un gran silenzio tutto attorno, la natura era mossa solo da un leggero vento.
Fata Paoletta iniziò il discorso guardando i ragazzini con grande commozione, quello che stava per dire era molto, molto importante.
“Carissimi Mary e Roby, non siete qui per caso, è la vita che ha voluto il vostro incontro perché dovete riflettere sul privilegio che avete di condividere il vostro cammino con una Fata e un Mago.
Dovete sapere che io vengo dal Paese delle Fate e Mago Paolo dal Paese dei Maghi.
Sono paesi molto speciali perché chi vive lì, Fate e Maghi hanno il compito di aiutare gli esseri umani, di guidarli nelle loro scelte, e perfino, come nel caso vostro, vivere con loro.
Voi avete avuto una grande privazione, avete perso i vostri genitori.
Questo è un grande dolore, anche se tu, Mary, eri troppo piccola e non ricordi bene e tu Roby hai trovato tanto, tanto affetto in molti abitanti del tuo paese.
Il dolore fa crescere in fretta: se nessuno ci coccola, se nessuno ci tiene costantemente per mano, dobbiamo andare avanti con le sole nostre forze.
La vita compensa questo dolore in molti modi e per voi c’è stato questo bel regalo di crescere con l’aiuto di un Fata e di un Mago.
Avete avuto la possibilità di fare scoperte ed esperienze che non tutti possono fare e ora, spiegandole ad altri, divulgandole, potrete aiutare anche chi non ha avuto la vostra stessa sorte”.
Silenzio.
Roby e Mary si erano avvicinati e presi per mano. Erano commossi e turbati.
Avevano vissuto la loro vita con semplicità, senza sentirsi diversi dagli altri, ma ora capivano che non tutti i bambini erano stati in posti particolari come il paese dei gioielli, dei dolci, degli incontri………….e altri.
Nei lori cuori non c’era tristezza per la loro vita priva dei genitori, ma una grande riconoscenza per la vita che aveva permesso a loro di fare tante e tante esperienze.
Fata Paoletta continuò: “Il privilegio che voi avete avuto deve essere donato anche ad altri e così vi confronterete su quello che avete vissuto e faremo un bellissimo libro di racconti che si chiamerà: I CONFRONTI DI MARY E ROBY.
Dovete infatti sapere che tutti e due avete visitato e soggiornato negli stessi paesi, ma ognuno di voi ha avuto reazioni diverse.
Racconteremo tutto e aiuteremo tanti altri a riflettere”.
Che gioia per Mary e Roby, questo voleva dire stare molto tempo assieme e aiutare altri bambini.
Si sorrisero e tutti e due corsero ad abbracciare Fata Paoletta.