Puntualizziamo bene quello che intendiamo per Karma.
Normalmente con questo Termine si intende un’Ipoteca che è già iscritta sulla nostra Vita da quando veniamo sulla Terra.
Non è un’Idea sbagliata, ma… come si esprime questa Ipoteca?
Non si esprime in Modo tangibile, ma in Termini di Vibrazioni.
Ciò significa che non ho il Karma di cadere per Terra, ma posso avere il Karma della Sofferenza.
Perché? Perché questa mia Vita ha come Scopo il Fatto che io potenzi, capisca, metta a fuoco la Vibrazione della Sofferenza e quindi, per quanto io faccia, avrò una Vita continuamente sofferente.
Non mi andrò ad infilare in Situazioni di Sofferenza per Caso, ma per Necessità.
Come si fa a capire se tutto ciò avviene per Caso o per Necessità?
Semplicemente, se accade per Necessità io capisco che quella è una Sofferenza giusta, e quindi la accetto, la sento mia, la elaboro, la gestisco in quanto, pur non arrivando a dire che mi dà Soddisfazione, capisco che sto facendo la Cosa Migliore.
Diverso invece è il Caso di chi non ha il Karma della Sofferenza e ciononostante si va a infilare in tutte le Situazioni dolorose semplicemente per Masochismo, perché ha Voglia di soffrire.
Perché?
Perché deve fare la Vittima, deve apparire, deve lamentarsi.
Questi sono due Casi opposti.
Parlare di karma in Modo più generale diventa quasi pericoloso, perché può essere usato anche come un Grande Alibi che nel Tempo ci siamo fatti, in quanto, invece di lavorare su di Noi, cercare di migliorarci, di dare il Meglio, di capirci, di volerci bene, accettiamo tutto per Fatalità, dicendo che “è il Mio Karma”.
Il Karma è qualcosa di modificabile, non è un Macigno che Noi ci portiamo addosso, non è un Sigillo o un Qualcosa di estremamente rigido, fisso: il Karma è una Sollecitazione a mettere a Posto delle Frequenze, delle Vibrazioni che nella nostra Energia sono disarmoniche.
Perché ciò avvenga è necessario attirarci delle Situazioni che ci aiuteranno nel Lavoro di armonizzazione delle Nostre Frequenze.
Tutto ciò avviene con Fluidità, perché nel Momento in cui arrivo a capire certi Meccanismi e metto in Moto la Vibrazione più alta, più penetrante, più importante che è l’Umiltà, io praticamente viaggio nel Karma, viaggio attraverso gli Eventi che il Karma predispone per me, con grande Fluidità.
Perché?
Perché ho già superato l’Ostacolo che era a Monte, vale a dire quello di non capire.
Il Karma più pesante che ci portiamo addosso è quello di non aver ancora capito chi siamo e che cosa facciamo su questa Terra.
Questo è un Karma che accomuna non dico tutto, ma Buona Parte del Mondo Occidentale.
Il Mondo Orientale ha molto più chiaro il perché siamo sulla Terra.
Nel Momento in cui noi abbiamo già tolto questo primo Ostacolo, tutto diventa più semplice, il Karma diventa fluido.
Posso benissimo trascendere il Karma perché non ho più Bisogno di certi Eventi, in quanto nel Momento stesso in cui capisco che la mia Condizione su questa Terra mi è permessa affinché armonizzi le mie Frequenze, ho fatto ciò che dovevo fare e quindi posso benissimo trascendere il Karma.
Il Pericolo di parlare di Karma è proprio quello di crearsi degli Alibi.
L’Essere Umano è bravissimo a creare gli Alibi: si è iniziato con il Karma e si va avanti con la Genetica; tutto vi serve per non usare l’Umiltà di lavorare su di Voi.
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