La Riflessione che dobbiamo fare è estremamente Profonda e al Tempo Stesso anche estremamente leggera.
Quando dico Profonda intendo che va a colpire il Nostro Sé profondo, o per meglio dire a risvegliarlo, poiché ciò che viene detto è già Patrimonio di Ognuno di Noi.
È però anche una Riflessione “leggera” perché si basa sul fatto (corrispondente alla Realtà) che la Vita è Semplicità.
Cerchiamo ORA di analizzare meglio Questo Concetto.
Partiamo dalla Constatazione che in genere Noi facciamo della Vita una Lotta.
È come nella Storia del Genere Umano: da una Guerra all’Altra, da una Conquista bellica ad un’Altra.
Ma spostiamoci un Attimo e guardiamo invece la Natura, osservando come in Essa Tutto sia estremamente semplice, concatenato, armonioso, funzionale.
Se riuscissimo a vivere con lo Stesso Abbandono con cui vivono gli Esseri che abitano il Regno Vegetale ed Animale, noi vedremmo la Nostra Vita diventare improvvisamente leggera, scorrevole.
Dentro di Noi ci sono tutti i Presupposti, tutti gli Input per vivere bene, in Modo sereno ed armonioso; ma purtroppo l’Educazione, i Condizionamenti, il Giudizio Altrui (che pesa così tanto su di Noi) ci portano vivere Noi Stessi e gli Eventi che la Vita ci porge in Modo quasi sempre conflittuale.
Anziché sentirci così bravi quando abbiamo superato un Conflitto, quando siamo riusciti ad uscirne vittoriosi, dovremmo cercare di capire che possiamo vivere facendo a meno del Conflitto, in quanto Esso Non è di per sé Parte Essenziale della Vita.
Il Conflitto va visto piuttosto come Momento di Riflessione, come una Pausa, un Ostacolo che la Vita ci pone per farci riflettere.
Dovremmo arrivare a sentirci bravi quando siamo in Armonia con Noi Stessi, allorquando abbiamo evitato il Conflitto, ne abbiamo capito il Senso e lo abbiamo disinnescato all’Origine.
Se ogni Evento che la Vita ci propone lo viviamo come Prova da superare, come una Montagna da scalare, ed utilizziamo le Nostre Forze in Modo conflittuale, perdiamo tantissima Energia e facciamo della Nostra Vita qualcosa di Estremamente Faticoso.
La Vita è LIBERTA’, SEMPLICITA’, SCORREVOLEZZA.
Dobbiamo immetterci in questa Scia: avere la Capacità di seguire la Vita, di non ostacolarla, di sentirla Amica, di capire che Ogni Evento che ci arriva non è finalizzato al Conflitto ma all’Insegnamento.
È di per sé un Insegnamento.
Dobbiamo andare alle Origini dell’Evento, al perché abbiamo attirato proprio quell’Evento o quella Persona e non Altro.
La Risposta è semplicissima: perché è Necessario per Noi fare proprio quell’Esperienza, in quanto attraverso Quella Persona o Quella Situazione noi emettiamo le Vibrazioni che in Quel Momento sono necessarie alla Nostra Energia e capiamo Qualcosa di più su Noi Stessi.
Tutto questo deve essere fatto con Leggerezza.
È già stato detto più e più Volte: la Leggerezza non è Superficialità.
La Leggerezza può essere piuttosto assimilata alla Relatività.
Ogni Evento di questa Vita non è assoluto ma relativo, e quindi non dobbiamo fare degli Eventi Traumatici della Vita qualcosa di assoluto.
È Tutto relativo: Tutto è Insegnamento.
Con Questo Atteggiamento il Nostro Modo di Vivere diviene veramente leggero, coerente, e la Vita acquista finalmente il Significato che deve avere: un Percorso di Conoscenza e di Consapevolezza, che anche attraverso le Difficoltà ci permette di scoprire Noi Stessi, di “esibire” il meglio di Noi, di attivare le Nostre Capacità Interiori al Servizio della Vita.
Torno all’Esempio più semplice del Regno Animale e Vegetale: se non c’è l’Intromissione dell’Essere Umano che altera questo Meccanismo Perfetto, tutto scorre, tutto ha un suo perché: le Stagioni si alternano… tutto è regolato da un Istinto Profondo che è alla Base del Vivere.
Questo Istinto non può cessare quando si arriva all’Essere Umano: egli deve sentirsi Parte dell’Universo e quindi inserito in un Disegno Meraviglioso.
Bisogna dare alla Vita la Possibilità di usarci al meglio e non opporre Resistenza.
Non opporre Resistenza vuol dire Vivere Leggeri, con la Consapevolezza di essere qui per un Percorso Nerreno che è finalizzato proprio alla Conoscenza di noi ed alla Consapevolezza, se solo arriviamo a metterci al Servizio della Vita.
Non c’è Altro Scopo nel Nostro Vivere: tutti gli Altri sono Scopi che ci creiamo Noi, che desideriamo raggiungere in quanto Esibizioni delle Nostre Capacità.
Se però Queste Esibizioni non ci sono richieste dalla Vita, diventano faticose, poiché in un certo Senso fini a Se sSesse.
Torniamo quindi al Concetto iniziale della Vita leggera, scorrevole, armoniosa.
Con questa Attitudine, che dobbiamo sempre mantenere in Noi Stessi, siamo in Grado di vivere al Meglio: non ci impuntiamo, non ci offendiamo, non recriminiamo.
Lasciamo che le Cose accadano attorno a Noi, ne prendiamo Atto, cerchiamo sempre nell’Evento l’Insegnamento ed andiamo Oltre con Semplicità.
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