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Terapeuta

Affrontiamo ORA un Discorso nuovo: la Persona che si rivolge ad un Terapeuta per essere aiutata a capirsi e soprattutto a sanarsi.
Perché la Persona che sente questa Necessità invece di seguire una Medicina tradizionale, oppure affiancandola alla Medicina tradizionale, molte Volte non ottiene Risultati e altre Volte ha una Risoluzione , direi quasi miracolosa, dei suoi Problemi?
Qui si deve entrare in un Campo che è diviso per Settori: da una Parte collochiamo il Terapeuta.
Il Terapeuta è dotato sia di Capacità critica, analitica che di Capacità istintuale.
Quando il Terapeuta, come primo Approccio, usa la Capacità critica: fallisce, normalmente fallisce, perché vuole appropriarsi della Situazione, la vuole capire, la vuole catalogare, la vuole gestire inserendola in Schemi e Modalità che attengono ai suoi Studi.
Quando invece il Terapeuta, in prima Istanza, incontra la Persona con Modalità istintuali, ne capisce immediatamente la Problematica, ne capisce la Personalità e soprattutto si mette sulla sua Lunghezza d’Onda.
Tutto quello che la Persona dirà dopo, verrà capito nel Modo giusto dal Terapeuta che non cadrà nelle Trappole che la Persona può tenderle, anche in assoluta Buona Fede.
La Persona può descrivere Se stessa, i Sintomi, il Contesto in cui vive, con Sincerità, ma da una Visione così unilaterale, così parziale, che potrebbe fuorviare il Terapeuta.
Se invece il Terapeuta è entrato subito in Risonanza energetica con questa Persona, perché ha avuto questo Incontro istintuale, riuscirà a capire che il Lamento è il Lamento, che il Vittimismo è il Vittimismo, che l’Allegria è una Allegria forzata, perché, chiaramente, se la Persona arriva dal Terapeuta per una Malattia, ha un Deficit, una Carenza o un Surplus di Personalità che in quel Momento sta agendo così forte, così violentemente da creare un Danno proprio all’Energia e quindi si crea la Malattia.
Questo è il primo Settore.
Il Secondo riguarda chi si rivolge al Terapeuta.
Qui dobbiamo distinguere due grandi Gruppi: la Persona che è veramente intenzionata a sanarsi arriverà dal Terapeuta giusto, non farà un Calvario di Mesi, di Anni, di Tentativi, perché vuole sanarsi e quindi la sua Energia la metterà a Contatto con il Terapeuta giusto.
C’è invece la Persona che non ha nessuna Volontà di sanarsi, ma che fa del suo Deficit, della sua Malattia una Bandiera, lo Scopo della propria Vita e quindi continua a cercare e non si sente capita, non si sente accettata, e proprio perché Nessuno riesce a tirarla fuori dal suo Problema, si sente speciale.
In questa Persona manca l’Umiltà di sentirsi parte di un Tutto, manca la Fiducia e la Certezza che il Tutto c’è e può provvedere a Lei.
Lei è riuscita a darsi la Malattia perché si è scollegata dal Tutto, se con Umiltà si ricollega al Tutto, il Tutto provvede.

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