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Sovra(v)vivere

 
Inizio con alcune Righe tratte da Terza Lettura, l’ultimo Libro che ho scritto:
<<Per vivere bene non è più tempo di analisi complesse, non è più necessario rivisitare il passato, non serve a nulla voler scavare in sé per condannarsi o per assolversi:
ORA
serve solo l’Abbandono fiducioso e lineare alla Vita.
È sufficiente che nel vivere quotidiano si applichi la semplice regola cosmica “amati e non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.
Nell’Amore verso se stessi è racchiuso il segreto dell’Armonia.
Amarsi con Consapevolezza,
amarsi con Semplicità,
accettarsi con la Consapevolezza di essere parte di un Tutto,
accettarsi con la semplice convinzione di non esserci fatti da soli,
che il nostro compito è solo quello di capirci,
di migliorare le nostre caratteristiche
e senza pretendere di stravolgere la base di cui siamo portatori.
Ognuno è diverso dall’altro ma ha in sé la stessa componente energetica: i codici divini.
Essere consapevoli di ciò porta a non lottare per affermare le proprie idee contro quelle altrui, poiché l’altro ha in sé – come noi – gli stessi codici divini.
Anche se le manifestazioni esterne sono diverse, la sostanza energetica è uguale per tutti>>.

Questo ci riporta a Noi, al Microcosmo che siamo e che è Parte di un Tutto.
Dobbiamo tornare a vivere chiedendoci chi siamo, che cosa vogliamo fare di Noi.
Sovra(v)vivere = cercare di vivere togliendoci le Sovrastrutture, quelle che in questo Momento appesantiscono tutto il nostro Vivere.
Non riusciamo più a vivere aderendo al nostro Istinto, a ciò che veramente vogliamo, alla nostra Semplicità, al nostro vero Io.
Siamo talmente sovraccarichi di tutto quello che la Società ci vuole imporre, che abbiamo deformato il nostro Modo di vedere le Cose.
Parliamo continuamente di Nemici, ci sentiamo sempre circondati da Nemici e non pensiamo che i Nemici siamo Noi: siamo Uno e perciò non c’è un Nemico esterno, semmai c’è un Nemico interno che dobbiamo cercare di tirar fuori e di capire.
La Cosa più bella che in questo Momento ci può capitare è quella di approdare all’Armonia interiore e quindi sentirci un Microcosmo nel Macrocosmo.
Nel Momento in cui smettiamo di fare Guerra a noi stessi noi non siamo più in Guerra con Nessuno, perché Tutti hanno Ragione.
Qualunque Modo di Essere, di Vivere, qualunque Istanza venga dall’Essere umano, se espressa con Verità, con Buonafede va ascoltata, anche se chi la esprime può avere Istanze che noi non capiamo, non comprendiamo; possiamo giudicarle assurde, ma se sono vere, vissute con Verità, sono quantomeno degne di essere prese in Considerazione.
Possiamo poi non farle nostre perché talmente diverse dal nostro Modo di essere o di vivere da non riuscire a capirle fino in Fondo, però dobbiamo sforzarci di rispettarle.
Togliersi le Sovrastrutture porta a ragionare anche in Altri Modi: porta a non vedere più l’Odio.
Lo Sgarbo che subiamo o la Situazione che ci tocca profondamente e ci fa soffrire non è più vissuta con la Voglia di reagire per colpire l’Altro, ma ci porta invece a capire che dobbiamo Per-Donare: dobbiamo donare a noi stessi il Perdono, non per l’Altro, ma proprio per Noi, perché tutto quello che di Negativo tratteniamo in noi ci fa Male, tutto ciò che non riusciamo ad elaborare ci fa ammalare, ci porta ad una Visione della Vita che crea Sovrastrutture che ci ingabbiano e quindi non ci permettono di fluire liberi, ascoltando il nostro Istinto.
Il Corpo umano risente moltissimo della nostra Psiche, del nostro Stress, del nostro Modo di vivere, fino ad arrivare ad ammalarsi.
Se però arriva ad ammalarsi deve anche avere la Capacità di guarire, di riprendersi in Mano e quindi di togliere tutta la Sovrastruttura che non viene dal nostro Sé profondo, che non è vera Istanza del nostro Io, ma è presente solo perché sollecitata dalla Società, dall’Educazione, dalla Convenienza, dal Tornaconto, ecc.
Riuscire a tornare autenticamente Noi stessi, amandoci fino in fondo e quindi cercando di capirci, porta ad un grande Rispetto per gli Altri, e questo Rispetto fa sì che si possano accettare anche Modi essere e di Vivere che non condividiamo sul Piano pratico.
Il Titolo di questo Convegno – “Cum tutte le Creature” – ci fa pensare a che Cosa unisce tutte le Creature: i Codici divini che sono in Noi.
Siamo fatti di Energia, ma questa Energia che Natura ha?
Non è diversa per Ognuno, ma Uguale per Tutti.
Ci sono poi Vibrazioni e Frequenze Caratteristiche del DNA che ci differenzia, ma la Base è la stessa: la Base del Creato è questa Energia che è nell’Essere umano, nelle Piante, nelle Rocce, negli Animali in tutto ciò che ci circonda, nella Materia che ancora la Scienza non è riuscita a spiegare.
L’Energia è dunque un Qualcosa che ci accomuna e dobbiamo perciò sforzarci di pensare a Noi come ad un Tutto.
Nel Tutto ci sono le Diversità, ma queste servono per capirci meglio.
Dobbiamo guardare dentro di Noi e non solo all’Esterno, e allora ritroveremo un’Armonia, una Pace e una Visione delle Cose che è molto diversa dalla Visione che ci ha portato dove è ORA l’Umanità.
Quello attuale non è un Momento tragico ma Pericoloso, perché andando avanti così rischiamo di precipitare.
Dobbiamo quindi tornare Indietro.
Dobbiamo cercare dentro di Noi le Radici e sarà allora che una Massa umana che ragiona in Modo Divino, Cosmico e non solo Terreno, riuscirà a darsi delle Regole, dei Modi di vivere e di Essere giusti e sopra(v)viverà.

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