Riuscire sempre ad Essere Se Stessi nella Vita non è una Cosa facile.
Ma non per Questo impossibile.
Essere Se Stessi non vuol dire imporsi agli Altri, prevaricare gli Altri, ma soprattutto non vuol dire vivere Contro Ogni Logica.
Mi spiego Meglio.
Se per Essere Me Stesso devo fare Cose assurde, folli, che possono danneggiare gli Altri, ho la Necessità – e soprattutto il Dovere – di frenare Questa Parte di Me Stesso.
Se, viceversa, l’Essere Me Stesso lo intendo come un non sottostare ai Soprusi Altrui, non sottostare a Logiche che non sento Mie fino in fondo, anche se sono Logiche Costruttive e non Distruttive, io devo essere Me Stesso.
A volte si confonde l’Essere Se Stessi con la Voglia di esibire la Parte di Noi che non è Quella Migliore, Quella che ha Necessità di essere “aggiustata”, modificata, gestita al Meglio, mentre invece Molte Volte per Essere Noi Stessi noi esibiamo Questa Parte, buttandola Addosso agli Altri per scandalizzarli, per colpirli, per ferirli e farci anche giudicare diversi, un po’ Fuori dal Coro… con la Giustificazione che così facendo Siamo Noi Stessi.
L’Essere Se Stessi è un Punto di Arrivo se lo si è al Meglio, non al Peggio.
Il Peggio non va esibito, buttato fuori, ma va controllato.
Essere Se Stessi ha anche un Altro Significato: quale Parte del Sé vogliamo esibire, porgere agli Altri, vivere?
Da Quale Parte del Sé vogliamo essere permeati, Quale Sé vogliamo esaltare e Quale vogliamo sopire?
È Questa una Domanda che dobbiamo farci.
Se viviamo con il Nostro Impulso attivato e andiamo dietro a Tutti i Nostri Umori, agli Impulsi che continuamente ci attraversano, facciamo un Torto a Noi Stessi, perché attraverso Questi Impulsi non permettiamo al Nostro Sé Profondo, al Nostro Io Profondo di emergere, di farci riflettere, e soprattutto non permettiamo a Questo Sé di farsi ascoltare, riconoscere da Noi.
Riconoscere il Nostro Sé Profondo, il Nostro Io Profondo è un Esercizio e purtroppo con Tutto il Frastuono che la Società mette attorno a Noi, con tutti i Condizionamenti e le Idee preconcette di cui siamo intrisi facciamo Molta Fatica ad ascoltare la Voce del Sé Profondo.
Ma il Sé Profondo è Amore, e come tale non ci abbandona mai: sempre, proprio sempre insisterà per essere ascoltato.
Questa è una Convinzione che dobbiamo avere nei Momenti di Maggiore Difficoltà: quando la Confusione è Grande dobbiamo chiuderci in Noi Stessi, fare un Grandissimo Silenzio Interiore e permettere a Questo Sé di manifestarsi.
Allora, e solo allora, saremo Noi Stessi ed esibiremo Noi Stessi nel Modo Migliore possibile.
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