Affrontiamo il Tema del “Futuro” dicendo innanzitutto che Esso va considerato in Modo Relativo, poiché ormai abbiamo capito che la Vita è un Continuo Presente.
Noi come Esseri Umani abbiamo la Propensione a pensare che il Tempo sia Lineare e che quindi ci sia un Passato, un Presente e un Futuro.
Quando siamo investiti dal Pensiero del Futuro molto spesso cambiamo Umore, pensando a Volte che sarà gioioso e che le Nostre Aspettative potranno andare in Porto, che la Vita ci gratificherà dandoci quello che desideriamo, ma il più delle Volte pensiamo al Futuro come Qualcosa di così Oscuro da metterci in Ansia.
Dobbiamo allora capire che il Futuro lo creiamo vivendo l’Attimo Presente, in quanto Esso rappresenta la Risultante di ciò che noi definiamo Passato, perché nell’Attimo Presente noi Siamo Quello che abbiamo già vissuto, già gestito, già metabolizzato, quindi nell’Attimo presente noi SIAMO.
In Base a Ciò che sviluppiamo con Consapevolezza nel Presente, noi creiamo il Futuro.
Non dobbiamo vedere il Futuro come Qualcosa di già scritto, di inesorabile, di inevitabile, come Qualcosa che ci è imposto e che non possiamo dominare; pur non potendo controllare l’Imprevisto, vivendo bene ORA, nel Presente, abbiamo Moltissime Probabilità di attirarci un Futuro che contenga degli Imprevisti Gioiosi.
Abbiamo parlato spessissimo delle Due Polarità dell’Essere e dell’Apparire: quando intendiamo Vivere con Grande Coerenza e Grande Continuità (quindi nella Polarità dell’Essere), la Parola Futuro ci appare sfumata, quasi come se non ci appartenesse, perché siamo così impegnati nel Presente, nel QUI ed ORA, che rimane pochissimo Spazio per pensare a come potrebbe essere il Futuro.
È soprattutto il Vivere nel QUI ed ORA a permetterci di neutralizzare l’Ansia che viene dall’Incertezza nei Confronti di Qualcosa che non possiamo dominare perché ancora sconosciuto.
Parliamo sempre di Grandi Cambiamenti che stanno avvenendo sulla Terra, ci sentiamo tutti pervasi da uno Spirito Diverso, abbiamo Voglia di cambiare, ma capiamo che continuando così non andiamo da Nessuna Parte.
L’Errore che non dobbiamo fare è quello di aspettarci che il Cambiamento arrivi dall’Esterno, che sia il Mondo, la Società a cambiare.
Questo sarà soltanto se Ognuno di noi cambierà, ed è assolutamente ovvio che sia così.
Siccome non è possibile che la Società e il Mondo Cambino da un Momento all’Altro, dobbiamo essere così furbi, così previdenti da realizzare Noi il Cambiamento che vogliamo: dobbiamo cambiare Noi Stessi.
Ma come?
Semplicemente vivendo al Meglio le Nostre Capacità, il Nostro Io, e quindi vivendo costantemente nella Polarità dell’Essere.
Quando siamo in Questa Polarità tutto Ciò che non è in Armonia con Essa arriva a noi estremamente ovattato, come un’Eco Lontana, che non ci colpisce veramente perché noi Siamo su un Altro Binario.
È come se fossero Binari Paralleli: possiamo avvertire il Treno che sfreccia accanto a Noi nell’Altra Direzione, e questo ci può procurare Rumore, Vento, un Attimo di Sbandamento, ma non più di tanto: non ci può colpire perché siamo sul Binario Parallelo.
Lo Sforzo che dobbiamo fare non può essere neppure definito tale, perché è semplicemente un’Attenzione continua al Nostro Modo di Agire, con la Consapevolezza, la Certezza che nel QUI ed Ora noi troviamo ciò che serve alla Nostra Evoluzione, alla Nostra Energia; così facendo ribadiamo la Nostra Volontà di rimanere nella Polarità dell’Essere.
Per rimanere in Questa Polarità servono Due Semplicissime Condizioni: una è la Consapevolezza di essere una Parte del Tutto, una Parte dell’Universo, e l’Altra è la Certezza che, facendo Parte di un Tutto, noi rientriamo nelle Leggi che regolano il Tutto, il Quale a Sua Volta non ha Alcun Interesse a danneggiarci.
Quando parlo del Tutto Ciascuno può intenderlo come Dio, la Vita, l’Evoluzione, ma il Concetto è sempre lo Stesso: è la Parte Superiore che permea Ognuno di Noi a dover avere la Forza di incidere sulla Nostra Parte Mentale.
Prima dobbiamo chiederci Chi Siamo, dopodiché dobbiamo sentire Dentro di Noi – non più a Livello Mentale ma Istintivo – che Questa Appartenenza al Tutto ci mette in una Posizione privilegiata, perché tutto ciò che è Confusione o Pesantezza della Vita, se gestito con la Polarità dell’Essere, acquista un’Altra Valenza, un Altro Significato.
Quando abbiamo Questa Certezza arriviamo anche a capire che è inutile parlare di Futuro, perché il Futuro è sconosciuto alla Nostra Mente, mentre la Nostra Parte Superiore lo conosce perché agisce in Quella Polarità dove non esiste il Tempo; Noi, vivendo con Questa Parte Attivata, dando la Priorità a Questa Parte e non a Quella Mentale, ci mettiamo nella Condizione di Vivere Bene, di essere facilitati, perché capiamo che gli Scogli che la Vita ci pone dinanzi, i Problemi che dobbiamo costantemente risolvere non sono Altro che Mezzi per farci riflettere, per farci conoscere Meglio Noi Stessi.
Allora capiamo anche che quando siamo davanti a delle Difficoltà per Noi insormontabili è perché costantemente, con Pervicacia, con Testardaggine non abbiamo voluto imparare da Quegli Ostacoli e quindi Essi si ripresentano all’Infinito, sino a quando Noi, sfiniti davanti all’Ultimo Evento e impotenti a risolverlo, alziamo finalmente le Braccia e ci arrendiamo alla Vita.
A Questo Punto tutto cambia, perché lo Scopo di Tutti gli Intralci era quello di portarci alla Resa, all’Abbandono consapevole e quindi a diventare Esseri fluidi, dinamici, inseriti nel Fiume della Vita e disposti a farci guidare da Essa, dalla Parte Divina che è in Noi anziché dalla Nostra Parte Mentale.